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KTM Tech 3: bilancio di metà stagione

Non è stata la fine della prima metà della stagione che ci aspettavamo“. Con queste parole, pronunciate alla rivista austriaca Speedweek, Hervé Poncharal traccia un bilancio provvisorio della stagione del suo team KTM Tech 3. Il manager francese non può essere contento di come stanno andando le cose, soprattutto dopo un 2020 ricco di soddisfazioni. Iker Lecuona e Danilo Petrucci faticano a stare nei primi dieci, con problemi di adattamento ad una RC16 che ha mostrato un gran potenziale nelle mani di Miguel Oliveira. C’è poi la questione del mercato: Remy Gardner è già preso nel 2022, ma rimane da sistemare la seconda moto. Iker e Danilo sono sotto pressione, specialmente il ternano, che non nasconde il suo nervosismo.

KTM Tech 3: Poncharal è insoddisfatto?

Tornando a Tech 3, Poncharal non può che essere deluso dal suo 2021. Eppure, nell’ultima gara di Assen è riuscito a trovare qualcosa di positivo. “Siamo stati abbastanza competitivi nelle sessioni di libere, anche in qualifica“, ha detto il francese. In Olanda, Lecuona ha sfiorato la Q2, mentre Petrucci ha faticato un po’ di più sul giro secco. Tuttavia la gara per entrambi ha mostrato segnali incoraggianti. “Sapevamo che i tempi sul giro sarebbero stati molto stretti e che sarebbe stata una gara lunga e dura“, ha detto Poncharal. “Sia Iker che Danilo sono partiti bene e hanno recuperato posizioni. È stato bello vedere che Iker ha combattuto in quello che chiamiamo il gruppo di testa. Fino a quando non ha perso il controllo della ruota anteriore nell’ultima variante, ha tenuto un ottimo 11° posto dietro a Pol Espargarò, era un vantaggio rispetto ai ragazzi dietro di lui ed eravamo abbastanza contenti. I tempi sul giro sono stati impressionanti, ma purtroppo non abbiamo visto la bandiera a scacchi, quindi niente punti“.

In gara, Lecuona era a ridosso della top ten, ma una caduta nell’ultima chicane lo ha costretto al ritiro. Petrucci, invece, è partito indietro ma ha recuperato fino alla 13esima posizione. “Petrux” è finito appena dietro a Brad Binder, che come ha affermato lo stesso Poncharal, rappresenta “una specie di riferimento“. “Penso che abbia dato tutto se stesso“, ha concluso Hervé. “Era piuttosto esausto alla fine della gara. Assen è una pista dove i sorpassi sono difficili, lo si vedeva. Tuttavia è stato molto meglio per i nostri due ragazzi rispetto a poche gare fa“. Tra un mese, la MotoGP tornerà in azione per i due GP in Austria, dove difficilmente il team Tech 3 potrà ripetere l’exploit del 2020. Ma a tener banco in queste cinque settimane sarà il mercato, con i due piloti che sembrano avere poche speranze di mantenere il proprio posto.


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Immagine in evidenza di KTM, per gentile concessione