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L’empatia non basta: Roma primo ko

Cade a Verona contro l’Hellas, nella prima sconfitta stagionale. L’empatia con l’ambiente a Roma non basta. Segnali evidenziati già con Sassuolo e Fiorentina, c’è da lavorare. Il calcio è fatto di episodi, che non sempre sono favorevoli, merito anche del Verona che ha mostrato molta più intensità.

Roma: empatia nel gruppo ma bisogna crescere

Josè Mourinho decide di venire a Roma ma non solo. Decide di vivere da romano e romanista. Questo lo ha manifestato più volte, l’intensità della passione che lo ha coinvolto è stata decisiva nell’abbracciare un progetto che porti il club in alto anche in futuro. La trasferta a Verona si sapeva fosse insidiosa, avrebbero cercato comunque una reazione. Nella gestione dei momenti di difficoltà sono stati commessi degli errori, in questo bisogna crescere. Negli ultimi venti anni a Trigoria sono stati 16 allenatori, Capello, l’unico e rimanere 5 anni di fila. Fu l’uomo dello storico scudetto che il popolo giallorosso non vede l’ora di cancellare con un altro. Lo “Special One” è maturo, non provoca più avversari e non carica l’ambiente: anzi è il primo a spegnere facili entusiasmi. Evidenti a tutti le carenze del gruppo, non sono mai state nascoste.
Un grosso lavoro mentale, nell’approccio di ogni partita lo si e’ visto, ora si vedrà quali sono le ambizioni, ci si aspetta una reazione. Un calendario fitto nel quale non c’è spazio per eventuali cali di tensione.

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Mourinho: la qualità nel gioco e le carenze di reparto

Giovedì si riparte con l’Udinese e poi il derby. L’entusiasmo e’ lecito ma l’empatia non basta. Pensare tutti allo stesso modo: questo è un punto di partenza. L’inizio di un percorso partito da poco ed ancora molto lungo. La gestione dei momenti di difficoltà ed i cali di tensione lo scorso anno sono stati decisivi nel piazzamento finale. Mancanze a centrocampo e in fase di copertura sulla fascia destra, hanno regalato una vittoria meritata all’Hellas, ma che sarebbe potuta finire almeno con un pari. E’ importante rimanere nella parte alta della classifica, Josè Mourinho questo lo sa bene: “abbiamo avuto difficoltà a giocare, troppi lanci lunghi. Dobbiamo gestire meglio i momenti di difficoltà, non puoi avere sempre il controllo della gara”. La gestione dei momenti difficili è la prova del nove. Testa a giovedì un calendario corto per avere da subito una reazione sul campo.