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F1 in Arabia Saudita: un gran premio problematico

La F1 potrebbe approdare in Arabia Saudita; questa la notizia emersa nelle ultime ore che ha sorpreso il mondo dei motori.

Il gran premio potrebbe svolgersi già a partire dalla prossima stagione, andando ad arricchire un calendario di 22 gare che si preannuncia impegnativo per i piloti e per i membri delle scuderie.

F1 in Arabia Saudita: dove si correrà?

Il circuito è stato costruito nella città di Jeddah, che negli anni ha ospitato parecchi eventi sportivi tra cui due edizioni della Supercoppa italiana di calcio oltre alle gare della Formula E.

Inizialmente, l’entrata del gran premio nel calendario della Formula Uno era previsto per il 2023 sulla pista di Qiddyah.

Il tutto però potrebbe cambiare con il gran premio del Brasile che rischia seriamente di scomparire dal calendario della Formula Uno già dalla prossima stagione. In tal caso verrebbe sostituito dal gran premio di Jeddah.

Tutto questo perchè il nuovo circuito brasiliano di Rio de Janeiro potrebbe non essere pronto per stagione 2021 e la Formula Uno di conseguenza, avrebbe già in tasca la soluzione per un mondiale a 22 gare.

Problematiche sociali

La possibilità di avere un nuovo gran premio, potrebbe però essere vietata dalle problematiche sociali del paese.

Il paese infatti, non garantisce a tutti i cittadini pari diritti, specialmente verso il pubblico femminile. Questo potrebbe rappresentare un problema politico per la Formula Uno.

Amnesty international contro il gran premio saudita

Amnesty Internacional UK ha infatti preso una ferrea posizione nei confronti del gran premio saudita.

Accuse pesanti nei confronti delle autorità saudite che secondo Amnesty international UK, si servirebbero delle grandi manifestazioni sportive per offuscare il loro operato politico.

Un invito rivolto a tutti i piloti e membri del mondo della Formula Uno,da parte di A.I UK, prima di organizzare il gran premio saudita.

La posizione della Formula Uno

Un portavoce della Formula Uno, ha dichiarato che il calendario non è stato ancora deciso, rimarcando come “ la F1 per decadi ha lavorato duramente per essere una forza positiva ovunque gareggiasse“.

Sport come la F1 vogliono andare oltre i limiti imposti dalla cultura per condividere al meglio la passione dello sport in tutto il paese ospitante“.

E ancora: “Prendiamo le nostre responsabilità seriamente. Abbiamo preso chiare posizioni sui diritti umani, essi sono chiari ai nostri partner e ai paesi ospitanti che devono rispettare i diritti nell’organizzazione e nello svolgimento dell’evento“.

Parole che al momento non escludono la possibilità di una gran premio in Arabia Saudita. La Formula Uno deve prendere dunque una scelta molto delicata in vista della prossima stagione.

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