La Formula Uno è una realtà che appassiona moltissimi amanti dello sport e soprattutto dei motori, in diversi Paesi del mondo. In passato Gran Bretagna e Italia erano le nazioni leader per trasmissione dei Gran Premi e numero di ascoltatori, ora però i dati sono cambiati. Le corse in chiaro non vengono più trasmesse e urge una soluzione per risollevare gli ascolti. Nonostante in Europa ci sia stato un certo calo, i dati che giungono dagli USA sono confortanti.
Formula Uno e mercato: potrebbe succedere di tutto
La Formula Uno piace agli americani?
Sembra proprio di sì. Mentre in Europa i dati degli ascolti e del numero di chi segue le corse delle monoposto, sono in calo, le statistiche americane non sono negative. In diverse nazioni europee, i Gran Premi non vengono più trasmessi in chiaro come invece succedeva in passato. Questo ha portato ad una specie d’abbandono della Formula Uno. In molti hanno ritenuto non valesse la pena attivare abbonamenti costosi su piattaforme private e così i numeri dei telespettatori sono in generale diminuiti.
Non c’è però da disperare perchè il GP del Bahrain ha visto un lieve innalzamento dei numeri: 3.621.000 spettatori italiani e 2 milioni inglesi. Ciò che però ha sorpreso e reso felice il CEO di Liberty Media Stefano Domenicali e tutti gli altri dirigenti, è la media giunta dagli Stati Uniti. Hanno seguito la gara in Bahrain 879 mila spettatori. Questo è un dato più che incoraggiante perchè significa che la Formula Uno sta prendendo un buon ritmo anche oltreoceano.
Anche i social sono attrattivi
Non solo l’America ma anche i social e lo streaming legale possono portare buone visualizzazioni. È necessario quindi trovare una strategia utile. Il quotidiano del Regno Unito, il Daily Telegraph scrive: “Per Domenicali il miglioramento degli ascolti televisivi è una benedizione dopo aver lottato contro le restrizioni Covid. Continuare così sarà comunque una sfida. Il celebrato campionato di Formula 1 deve battersi per assicurarsi il futuro in uno scenario nel quale tutti gli sport stanno cercando di accaparrarsi i giovani fan.
Lo deve fare calibrando la necessità di far crescere la sua piattaforma di streaming, F1 TV, senza compromettere gli accordi con i grandi gruppi televisivi. Sui social media il campionato ha aumentato i suoi follower e le visualizzazioni video, ma è complicato trasformare queste grandi masse di persone in abbonamenti, perché i giovani sono abituati a ottenere contenuti gratis“. Sarà dunque necessario studiare nuovi piani per avvicinare sempre di più i giovani alla Formula Uno.