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La KTM MotoGP torna in pista

La MotoGP riaccende i motori, e la prima a farlo è la KTM. Oggi e domani la casa austriaca organizza due giorni di test al Red Bull Ring, con il collaudatore Dani Pedrosa ed il pilota di punta Pol Espargaro. La notizia viene dal manager di Polyccio, il quale ha riportato la voglia del suo pilota di scendere di nuovo in pista.

Perché la KTM MotoGP può tornare a girare

La KTM MotoGP potrà tornare a girare grazie alle nuove misure adottate dai paesi Europei. In questa fase di allentamento dei lockdown è possibile ora spostarsi da un confine all’altro, seppur con le dovute misure. Espargaro e Pedrosa potranno quindi raggiungere l’Austria dalla Spagna. Non sarà presente ai test Brad Binder, il quale si trova a casa sua in Sudafrica.

Il test è reso possibile per un’altra ragione. Tra le varie misure che la Dorna ha adottato per salvaguardare l’economia del motomondiale, c’è anche quello del congelamento dello sviluppo di moto e motori fino a tutto il 2021. Tuttavia, Aprilia ha chiesto e ottenuto di poter sviluppare liberamente il motore almeno fino al primo GP (che ora è previsto per luglio). KTM è sempre stata contraria a questa linea, a tal punto che al Red Bull Ring ha scelto di non lavorare sul motore per scelta politica. Nelle due giornate proseguirà lo sviluppo di materiale di telaio e aerodinamica, con pezzi già prodotti per i test di Sepang.

La KTM ha in programma un altro turno di test nelle giornate successive, probabilmente sul tracciato di Brno.

In pista anche Aprilia

Oltre alla KTM, anche Aprilia sta programmando la ripresa delle attività. Nei prossimi giorni la casa veneta organizzerà una sessione di test, per riprendere il lavoro di sviluppo della nuovissima RS-GP. Grazie alle concessioni, i tecnici di Noale potranno continuare a migliorare il nuovo motore V4 di 90 gradi, con l’intento di migliorarne l’affidabilità. Il propulsore è nelle mani del gruppo di lavoro che si avvale della consulenza dell’ingegnere Luca Marmorini, il quale ha trascorsi in F1 nei reparti motori di Ferrari e Toyota. In attesa di conoscere il destino di Andrea Iannone, Aprilia affiderà i collaudi ad Aleix Espargaro.