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La lunga estate della AS Roma: Friedkin tra acquisizioni, esoneri e nuovi piani strategici

La AS Roma e i suoi proprietari, Dan e Ryan Friedkin, hanno attraversato un’estate turbolenta, con decisioni e strategie che hanno segnato un cambio di rotta per la società. Tra trattative per l’acquisizione dell’Everton, ipotesi di cessione di quote della Roma e il caso De Rossi, la domanda che emerge è: cosa vogliono fare ora i Friedkin della Roma?

L’esonero di Mourinho: il primo segnale di cambiamento

Il percorso che ha portato all’esonero di José Mourinho a gennaio 2024 ha segnato l’inizio di un nuovo corso per la Roma. Nonostante i risultati positivi, come la vittoria della Conference League e la finale di Europa League, i Friedkin hanno mostrato insoddisfazione, soprattutto a livello industriale. La mancata partecipazione alla Champions League e l’assenza di uno stadio di proprietà hanno reso necessaria una svolta nella gestione della società.

AS Roma: l’arrivo di De Rossi e la ricerca di stabilità

Con l’esonero di Mourinho, la proprietà ha deciso di affidare la squadra a Daniele De Rossi, una figura amata dalla tifoseria. L’obiettivo era quello di chiudere la stagione nel miglior modo possibile, utilizzando i mesi fino a maggio per valutare le capacità di De Rossi come allenatore. Nel frattempo, i Friedkin hanno iniziato a valutare diverse opzioni finanziarie, tra cui l’acquisizione dell’Everton e una possibile riduzione dell’impegno sulla Roma.

La trattativa con l’Everton e il cambiamento di rotta

Dopo settimane di trattative, il 19 luglio è arrivata la notizia della fine delle discussioni per l’acquisizione dell’Everton. Con questo cambiamento, i Friedkin sembrano voler concentrare nuovamente i loro sforzi sulla Roma. Tuttavia, restano in corso opzioni per un possibile coinvolgimento di partner arabi, come il Public Investment Fund dell’Arabia Saudita.

Le tensioni interne e l’intervento dei Friedkin

Nonostante gli investimenti della proprietà, le tensioni tra la CEO Lina Souloukou e Daniele De Rossi hanno complicato la gestione tecnica della squadra. I casi di Paulo Dybala e Nicola Zalewski hanno evidenziato le difficoltà nel bilanciare le esigenze del campo con quelle aziendali. A questo punto, i Friedkin sono intervenuti direttamente, dando il via libera alla ricerca di un nuovo allenatore.

La svolta: l’arrivo di Ivan Juric e la rottura con De Rossi

Alla fine, i Friedkin hanno optato per una rottura netta con Daniele De Rossi e la sua progettualità triennale, affidando la squadra a Ivan Juric. Questa decisione segna non solo un cambio tecnico, ma anche una rottura profonda con una parte importante della tifoseria e della città di Roma. Le prossime settimane saranno decisive per capire se i proprietari americani della Roma hanno solo sottovalutato le conseguenze di questa scelta o se si stanno preparando a un possibile disimpegno dalla società, lasciando aperta la porta a nuovi scenari.