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La MotoGP si prepara alla rivoluzione del carburante

Il mondo sta cambiando verso l’impatto climatico zero. Come industria, dobbiamo dedicarci agli aspetti delle prestazioni, dell’intrattenimento e dell’ambiente per il futuro. I tempi sono maturi“. Con queste parole, il boss Yamaha Takahiro Sumi anticipa quella che sarà la prossima frontiera della MotoGP: il carburante sintetico. La Dorna, con il beneplacito dei costruttori, vuole introdurre gli e fuel nel mondiale, in modo da dare un contributo concreto all’ambiente senza innalzare i costi con l’elettrificazione. La Moto2 potrebbe fare da pioniera in questo senso, introducendo la nuova benza in forma sperimentale.

Carburante sintetico in MotoGP: cosa ne pensano i costruttori?

Abbiamo già sentito il parere di Yamaha, che in un certo senso, si dice favorevole alla proposta. Anche l’Aprilia sposa la soluzione, vedendola come alternativa alle costose e non sempre efficienti soluzioni ibride o elettriche. “E’ chiaro che siamo nel bel mezzo di una rivoluzione“, ha esclamato Romano Albesiano, direttore tecnico della casa di Noale. “Potremmo utilizzare carburante ecologico nel nostro motore a combustione interna, senza dover utilizzare strani sistemi elettrici o ibridi. Ciò farebbe salire alle stelle i costi. La situazione sarebbe molto più difficile per tutti“. Alla “conversione ecologica” è favorevole anche la Honda, che ha già parlato con la Dorna per sviluppare il tema. “Abbiamo già iniziato i primi colloqui“, ha confermato il direttore tecnico HRC, Takeo Yokoyama. “Il nostro interesse comune è migliorare il Motorsport. Penso che la direzione sia chiara. Ma dobbiamo discutere meglio su come raggiungere questo obiettivo e con quale tecnologia“.

Una strada già tracciata

Dalle parole delle case, emerge la convergenza verso la direzione da prendere (quella ambientale) ma non è ancora chiaro con quale strumento. Naturalmente, il carburante sintetico e rinnovabile è la soluzione migliore, nel breve termine almeno, perché permette di convertire i motori già esistenti. È la strada che campionati come la IndyCar e la NASCAR hanno già intrapreso da anni, abbandonando la benzina per far posto all’etanolo (miscela all’85% per la IndyCar, al 15% per la NASCAR). Il WTCR nel 2025 adotterà un combustibile decarbonizzato, ed il WRC farà lo stesso già la prossima stagione. Anche la F1 seguirà questa strada, con i nuovi regolamenti 2026. Il circus sta collaborando con Aramco per creare la nuova “benza” ecologica. La strada quindi è già segnata, anche per la MotoGP. Non resta quindi che percorrerla, dimostrando che si può rispettare l’ambiente senza necessariamente ronzare ed andare a batteria.


Il WRC diventa ecologico: carburante sostenibile nel 2022


Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione