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La rinascita Ferrari avverrà al Gp di F1 di Baku?

Gli aggiornamenti portati in Spagna hanno dato nuova vita alla rossa, ma prima un guasto e poi una strategia sbagliata hanno impedito a Leclerc di portare a casa 50 punti in classifica iridata. Ora arriva il Gp di F1 di Baku, che premia le power unit. Sicuramente un circuito dove Red Bull sembra ancora favorita.

La decisione è presa!

In Azerbaigian la Ferrari tornerà a sfruttare la seconda power unit, ovvero quella che ha debuttato a Miami, che ha meno chilometri. Da simulazioni incoraggianti, Ferrari si direbbe competitiva anche a Baku, circuito, lo ricordiamo, con un rettilineo di oltre due chilometri e con basso carico aerodinamico. Le caratteristiche sono totalmente diverse da Barcellona e Monaco.   La power unit di Maranello avrà un nuovo turbo e un nuovo MGU-H. Cerchiamo di capire meglio: questi sono i componenti che hanno avuto il guasto a Barcellona. Il comparto ibrido farà la differenza a Baku? Speriamo di si!

Cosa è cambiato per il Gp di F1 di Baku?

Secondo Mattia Binotto, team principal: “a livello di progetto credo che la parte ibrida sia molto avanzata e non mi sento da meno della nostra concorrenza. Credo che oggi abbiamo fatto un salto che ci permetterà di essere competitivi anche nell’area ibrido”Rispetto al passato, la componente ibrida non è più formata da una batteria a ioni di litio con elettrolita liquido, ma da uno stato solido. Questo consentirebbe di avere un compartimento dal volume minore ma con una densità energetica superiore.  L’impianto è passato da una tensione di 400 volt, praticamente al doppio, pur sapendo che con l’alta tensione si hanno cariche più veloci e una efficienza del sistema più precisa. La riduzione dell’impianto avrebbe permesso un risparmio di 2 kg.

Nessun problema con l’ERS…

Molte domande nei confronti dell’affidabilità dell’ERS, che sono state dissipate dalle prestazioni che le vetture di Maranello hanno ottenuto sul circuito turco.Il direttore dei motoristi, Enrico Gualtieri, commenta contento il lavoro del team. “È stato capace di rendere competitivo il 6 cilindri turbo superfast ideato dall’ingegner Wolf Zimmermann. Il tedesco disegna un’unità davvero innovativa nel concetto della camera di combustione.  Nei condotti estrapola un nuovo modo innovativo di pensare.

Il circuito di F1 di Baku è attraente da guidare

Il circuito di Baku misura 6,003 chilometri ed è costituito da 20 curve. Tratti molto veloci e altri più lenti. Un lungo rettilineo da 2,2 chilometri esattamente il doppio rispetto a Monza. Questo rettilineo permette di raggiungere velocità molto elevate. Avere a Baku un motore molto performante è sicuramente un valore aggiunto che non tutti possiedono.

Hermann Tilke, l’uomo del circuito

Il circuito è stato ricavato nelle strade della capitale, studiato in modo da mostrare i migliori scenari di Baku come sfondo della gara. Si vede il castello sullo sfondo, una strada angolata attraverso la vecchia Baku, una fortezza costruita intorno alla tomba del santo Sufi.  Opere storiche colossali da un lato, un urbanistico pesante dall’altro, con grattacieli di lusso in vetro, la Baku moderna.   In mezzo i rioni, con balconcini in legno intagliati con motivi floreali, le fontane, i palazzi art déco, la pietra chiara delle facciate, una piccola Parigi nel deserto. La Baku medievale che si vede, o almeno quello che ne rimane, è l’ultimo respiro della storia di questo luogo. I simulatori si sprecano nella realtà virtuale, piace molto il circuito di Baku con le strade cittadine lastricate le luci appese che si specchiano nel mar Caspio, è la location preferita dei giochi con sfondi pregevoli e reali. Tilke anche questa volta dimostra un sublime occhio per il bello e il razionale.