Probabilmente, Tito Rabat se l’immaginava diversa questa sua avventura in SBK. Appena arrivato dalla scintillante MotoGP, il catalano pensava (e sperava) di fare subito bene. E invece, a quasi metà stagione, il suo piatto piange. Lo spagnolo conta appena 18 punti in campionato, con un nono posto come miglior risultato. Non è certamente un bottino di cui andare fieri! Di tutto questo, Tito ne ha parlato in un’intervista sul sito ufficiale della Superbike, dove ha anche parlato del suo adattamento alla nuova categoria.
Tito Rabat: come giudica la sua stagione in SBK?
Rabat è arrivato nel mondiale delle derivate di serie con una Ducati quasi ufficiale, gestita dal professionale team di Marco Barnabò. Ma le cose non sono andate come sperava. “Ci sono poche valutazioni positive che posso fare, solo noi siamo riusciti a finire una gara“, ha esordito il catalano. “L’importante è restare calmi e continuare a lavorare“. L’inizio della stagione appariva incoraggiante, con un piazzamento in top ten ottenuto sulla difficile pista dell’Estoril. Ma di lì in poi quel potenziale è svanito. “All’inizio siamo partiti con tanti problemi e le ultime due piste ci hanno soffocato“, ha aggiunto Rabat. “ A Misano ancora non capisco perché. Poi abbiamo fatto un test lì che è andato molto meglio, a Donington non si possono trarre buone conclusioni. Bisogna aspettare un po’, avere pazienza e cercare di ottenere il massimo da ogni fine settimana“.
Tra due settimane, il mondiale SBK approderà ad Assen, una pista che Tito Rabat conosce molto bene. Tuttavia, questo non lo rende ottimista, e mostra anzi una certa apprensione per quello che potrebbe accadere nel weekend. “Non mi aspetto niente per Assen, spero di arrivare forte, lavorare con calma e continuare con questa mentalità, se va bene o se va male“, sono le sue parole. Vedremo cosa accadrà, ma quel che è certo che il suo animo sta vivendo male questa situazione. All’intervistatore della SBK ha persino confessato di non riuscire a rivedere le gare, quanto è grande l’imbarazzo per i suoi risultati. “La verità è che non me la sento. Voglio farle e vedere se riesco ad essere un po’ più avanti“.
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