― Advertisement ―

spot_img

Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak...
HomeMotoriLe Mans 2021: poker Toyota nella nuova era

Le Mans 2021: poker Toyota nella nuova era

La 24 ore di Le Mans 2021 è la fine di un’epoca, e l’inizio di un’altra. La classica della Sarthe saluta le LMP1 per accogliere le Hypercar. La costante è la Toyota, che trionfa lo scorso anno con la “vecchia” regola e replica quest’anno con la nuova. Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez precedono la vettura gemella di Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Kazuki Nakajima per un uno-due della casa giapponese. A decidere la sorti dei primi due posti sono la pioggia e i problemi tecnici di un progetto ancora giovane. L’Alpine vince la sfida contro la Glickenhaus per la terza posizione, nonostante una corsa non perfetta da parte di Mathieu Vaxiviere, Nicolas Lapierre e Andre Negrao. La Ferrari domina nella classe GTE, schiantando Corvette e Porsche ufficiali in GTE Pro e piazzando due vetture sul podio nella GTE Am.

24 ore di Le Mans 2021: cosa succede tra i prototipi?

La pioggia fa capolino alla Sarthe già al via. La direzione gara ordina la partenza dietro al safety car, poi il colpo di scena iniziale. Olivier Pla tenta un sorpasso azzardato su Buemi alla chicane Dunlop, tamponandolo. Lo svizzero ex F1 si gira e perde un sacco di tempo, ma fortunatamente non ci sono danni sulla GR010 numero 8. La vettura impiega le prime due ore a recuperare terreno, poi si mette in caccia della macchina gemella per la prima posizione, per una lotta tutta in famiglia. La notte si rivela decisiva: problemi al rifornimento costringono il team giapponese a stint molto più brevi. Inoltre, noie al cambio rallentano notevolmente la numero 8, che perde due giri rispetto alla 7.

Cosa fanno gli altri

Molto più movimentata è la lotta per il terzo posto: si comincia con lo svarione di Lapierre, che si gira alla terza tornata mentre insegue le Toyota. Il team affiliato a Renault si lancia in una rimonta forsennata, fino a quando Vaxivierre non si gira alla prima chicane dell’Hunaudieres nel corso di un doppiaggio, la notte di sabato. Il francese evita l’impatto contro le barriere, ma è tutto da rifare. Per fortuna, la macchina è integra, e gli stint successivi permettono ad Alpine di superare la Glickenhaus, ipotecando il podio. Quest’ultima è autrice di una gara molto positiva: dopo l’erroraccio di Pla, la vettura 708 deve scontare (con tre ore di ritardo!) una penalità di 10 secondi per contatto evitabile. Olivier, assistito da Franck Mallieux e Pipo Derani mantengono il podio prima di subire il sorpasso in pista dell’Alpine. La 709, quella di Richard Westbrook, Romain Dumas e Ryan Briscoe è afflitta da problemi che la retrocedono all’undicesima posizione assoluta.

Botte da orbi in LMP2

La classe LMP2 regala grande spettacolo, con una lotta serrata per la prima posizione. Le prime ore sono dominate dalla Jota Sport, grazie ad un velocissimo Antonio Felix da Costa. Alle sette di sera ritorna la pioggia, che si rivela killer per l’equipaggio di testa. Anthony Davidson rileva il volante dal portoghese, e rimedia uno scivolone alla chicane Dunlop, insabbiando la Oreca. La variante si rivela fatale anche per United Autosport, che vede due delle tre vetture autoeliminarsi con un contatto fratricida. In tutto questo marasma la spunta il team WRT, che nella mattina di domenica si ritrova prima e seconda. L’equipaggio 41, di Robert Kubica, Louis Deletraz e l’ex Renault Ye Yifei, si alternano in testa con i compagni di squadra della 31, Robin Frijns, Ferdinand Habsburg e Charles Milesi. La 41 comanda le operazioni fino a un minuto dalla fine, quando un improvviso guasto tecnico costringe Ye a parcheggiare la Oreca all’ingresso del Tertre Rouge. Una beffa atroce, quando la vittoria era ormai a portata di mano! Vince la numero 31, che regala a WRT il successo al suo debutto.

A proposito di beffe, la pioggia notturna uccide le ambizioni del G-Drive Racing. Nyck de Vries, fresco campione della Formula E (e in odor di promozione in F1) condivide la vettura numero 26 con l’esperto Roman Rusinov ed il 18enne argentino Franco Colapinto. Ma l’acquazzone fa perdere al russo il controllo della vettura in pieno rettilineo, travolgendo la vettura “rosa” del Richard Mille Team. Sophia Floersch non può far nulla per evitarla, e viene pure centrata inspiegabilmente dalla vettura del team Eurasia. La vettura rimane ferma in pieno rettilineo, e la lady del DTM non riesce a farla ripartire. Per lei e per le compagne Tatiana Calderon e Beitske Visser la gara finisce qui. Intanto, entra la safety car.

Le Mans 2021: profondo rosso in GTE

La classe GTE Pro vive del confronto accesissimo tra Ferrari e Porsche, a cui si ri aggiunge quest’anno la Corvette. Proprio la vettura americana con Tommy Milner comanda le operazioni sul bagnato, coadiuvato da Nick Tandy e Alexander Sims. Ma appena la pista si asciuga, le C8R segnano il passo nei confronti delle Ferrari di AF Corse, davvero al top nonostante i continui ritocchi del Balance of Performance. Alessandro Pier Guidi, James Calado e Come Ledogar lottano con la 488 gemella di Sam Bird (sostituto dell’infortunato Davide Rigon), Daniel Serra e Miguel Molina, fino a quando l’alba della Sarthe non decide il destino. Tra le quattro e le otto del mattino, la Ferrari inseguitrice spacca una sospensione e trita una gomma, obbligandola ad una sosta che costa più di tre giri. Questo permette alla Corvette di Antonio Garcia, Jordan Taylor e Nick Catsburg di salire seconda, tentando il colpaccio a suon di giri veloci. Ma non c’è verso di fermare il cavallino dalla sua cavalcata trionfale.

In terza posizione sale la Porsche ufficiale di Kevin Estre, Neel Jani e Michael Christensen. Le 911 RSR non sono mai in lotta, causa una cronica carenza di passo nel long run. Nelle ultime due ore compaiono problemi ai freni, che costano un drittone alla vettura gemella di Fred Makowiecki, Gimmi Bruni e Richard Lietz, che finisce quarta di classe.


Porsche svela i nomi per la 24 ore di Le Mans


Cosa succede nella Am

La Le Mans 2021 targata GTE Am è appannaggio di Ferrari e AF Corse, come la Pro. Francois Perrodo, Niklas Nielsen ed il debuttante Alessio Rovera battono la concorrenza dell’Aston Martin del TF Sport, alla caccia del bis alla Sarthe. Felipe Fraga, Dylan Pereira e Ben Keating inseguono la 488 per tutta la gara, scambiandosi la posizione tra una sosta e l’altra. Ma la Rossa con livrea argentata mantiene il controllo fino al traguardo, mostrando una superiorità della vettura emiliana per certi versi sorprendente. La GTE Am è funestata da due brutti incidenti: il primo riguarda l’Aston Martin semiufficiale di Marcos Gomes, che perde il controllo alla curva Indianapolis sbattendo violentemente. Altro urto violento è quello della Porsche Project1, con Egidio Perfetti che perde il controllo della 911 alla prima chicane dell’Hunaudieres. L’italo-norvegese, titolare dell’azienda produttrice delle caramelle Mentos, condivide la Porsche con i promettenti Matteo Cairoli e Riccardo Pera. Incidente anche per la Cetilar Racing, causa un errore di Roberto Lacorte al Tertre Rouge. Lacorte fino a quel momento era in testa, grazie al prezioso aiuto di Antonio Fuoco, al suo debutto a Le Mans nel 2021.


Classifica finale


Immagine in evidenza di Toyota Gazoo Racing, per gentile concessione