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L’Inter non è pazza, si potrebbe definire psicopatica

Con il batticuore, l’Inter porta a casa i tre punti: batte per 4-3 il Sassuolo, grazie alle doppiette dei suoi due attaccanti, Lukaku e Lautaro Martinez, e riporta a un punto, la sua distanza in classifica dalla capolista Juventus.

Mancavano meno di venti minuti alla fine dei novanta minuti e nessuno poteva presagire un finale thrilling come quello che è avvenuto, oggi, sul campo del Mapei Stadium di Reggio Emilia. I nerazzurri stavano vincendo per 4-1. La squadra di Conte stava dominando in lungo e in largo la gara e i tre punti parevano essere blindati, dentro una cassaforte di massima sicurezza. Il Sassuolo sembrava ormai rassegnato alla cocente sconfitta, quando una rete di Djuricic (74′) e una di Boga (81′), hanno riaperto incredibilmente una partita che a tutti era ormai sembrata chiusa.

Che qualcosa di strano potesse succedere al Mapei Stadium, si era già capito intorno al 44′ del primo tempo, quando un paracadutista era atterrato sul campo, in occasione del rigore calciato da Lukaku. Secondo indiscrezioni si sarebbe trattato di un atterraggio di emergenza e non di una provocazione. Il paracadutista del gruppo di Reggio Emilia si sarebbe trovato in difficoltà e per non atterrare pericolosamente in autostrada, è sceso nel primo ampio spazio che ha visto nelle vicinanze.

Gli schieramenti in campo

Conte rispetto alla squadra base, deve rinunciare forzatamente a Sensi (uscito per infortunio con la Juve, due settimane fa) e fa riposare Godin, in vista della partita di Champions di mercoledì contro il Borussia Dortmund. Ma deve fare anche a meno di Alexis Sanchez, che dovrà stare fuori almeno tre mesi, per l’infortunio riportato nell’inutile amichevole tra il Cile e la Colombia. La formazione che il salentino manda in campo è la classica, schierata col 3-5-2. Con Handanovic tra i pali. Skriniar, De Vrij e Bastoni, a comporre la linea di difesa. Gagliardini, Brozovic e Barella, a centrocampo, supportati dagli esterni Candreva (a dx) e Biraghi (a sx). E Lukaku e Lautaro di punta.

Mentre De Zerbi deve affrontare la prima partita, dopo la morte del compianto patron Giorgio Squinzi, facendo a meno di Rogerio, Chiriches, Ferrari, Bourabia e Mazzitelli. Il bresciano dunque deve rivoluzionare il reparto difensivo e manda in campo una difesa e una formazione, che mai, prima di oggi, aveva schierato. Con Consigli tra i pali. Una linea di difesa a quattro, con Tripaldelli a dx, Marlon e Peluso al centro e Muldur a sx; Obiang, Magnanelli, Traoré e Duncan, a centrocampo e Berardi e Caputo di punta.

La partita

Dopo soli sessantaquattro secondi Lautaro va in gol. E l’Inter dà l’impressione di fare un solo boccone del Sassuolo, perché al 13′, lo stesso Lautaro Martinez, potrebbe raddoppiare, ma il suo tiro docile finisce fuori bersaglio. Al 16′, però, Berardi, acciuffa il pareggio e per l’Inter è tutto da rifare. I nerazzurri, in campo, si vede, continuano ad avere il controllo della gara e, tutti, da un momento all’altro, si aspettano che l’Inter farà suo il risultato. Al 26′ è di nuovo Lautaro ad andare a segno, ma la rete è giustamente annullata per un fallo di Lukaku su Peluso. Finalmente al 36′, per l’Inter, è l’occasione per ritornare in vantaggio: Lukaku questa volta prevale regolarmente su Peluso e fa 2-1. E, al 43′, è sempre lo scatenato Lautaro a conquistarsi il rigore, che Lukaku trasforma per il 3-1 ospite.

Quando la ripresa inizia, nulla sembra cambiare. In campo esiste una sola squadra: e questa è quella di Conte. De Zerbi inserisce Boga al posto di Obiang, per rinforzare il reparto offensivo, ma l’attacco emiliano continua a dare segni di inconsistenza: nulla arriva dalle parti di Handanovic. Al 70′ Barella si fa atterrare e così Lautaro, prima di uscire per lasciare il posto a Politano, trasforma dal dischetto la palla del 4-1. Partita finita? Non per la Pazza Inter (che non piace a Conte) che nel giro di sette minuti si fa rimontare di due gol (74′, 81′). Nel finale Handanovic rischia poco, ma i fantasmi del pareggio aleggiano per tutti i restanti minuti. Ogni giocata, palla ai piedi dei giocatori in maglia neroverde, è un brivido che corre sulla schiena dei nerazzurri.

Il tabellino di Sassuolo-Inter 3-4

SASSUOLO (4-3-1-2): Consigli 6; Tripaldelli 5, Marlon 4,5, Peluso 5, Muldur 5 (31′ st Toljan 6); Obiang 5 (7′ st Boga 6,5), Magnanelli 5, Duncan 5; Traorè 5 (21′ st Djuricic 6,5): Berardi 6, Caputo 5,5. A disposizione: Turati, Russo, Defrel, Raspadori, Romagna, Piccinini, Ghio, Locatelli, Kyriakopoulos. Allenatore: Roberto De Zerbi 6.

INTER (3-5-2): Handanovic 6; Skriniar 5,5, De Vrij 6, Bastoni 5; Candreva 6 (28′ st Lazaro 4,5), Gagliardini 6,5, Brozovic 6, Barella 6,5, Biraghi 6; Lukaku 6,5 (45′ st Vecino s.v.), Martinez 7,5 (27′ st Politano 6). A disposizione: Padelli, Berni, Godin, Ranocchia, Asamoah, Borja Valero, Dimarco, Esposito. Allenatore: Antonio Conte 6,5.

ARBITRO: Giacomelli di Trieste 6,5.

MARCATORI: 2′ pt Martinez (I), 16′ pt Berardi (S), 38′ pt Lukaku (I), 45′ pt Lukaku (I, su rig.), 26′ st Martinez (I, su rig.), 29′ st Djuricic (S), 36′ st Boga (S).

NOTE: Ammoniti: Obiang, Duncan, Magnanelli, Muldur (S); De Vrij, Lazaro, Bastoni (I). Recupero: 1′ pt, 5′ st.