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Livorno-Cittadella: la squadra ospite sbanca battendo il Livorno

Oggi 20 Giugno alle ore 18:00 nello Stadio Armando Picchi si è disputata la partita Livorno-Cittadella, vinta per 2 a 0 dal Livorno.

Segnali incoraggianti per il Cittadella che sbanca il Picchi battendo il Livorno per 2 a 0, la squadra di Venturato rilancia la propria candidatura per un posto nei play-off.

Anche se il sogno della promozione diretta resta visto che il Chievo ha rallentato la corsa del Crotone.

I labronici si avvicinano sempre più alla Serie C essendo a -14 da Ascoli e Venezia che devono ancora scendere in campo.

Nelle fasi conclusive del match gli ospiti potrebbero arrotondare il risultato con Plizzari che non vuole farsi trafiggere una terza volta e si oppone ai tentativi di Diaw e Gargiulo.

Il tecnico Filippini esaurisce i cinque cambi ma è ormai troppo tardi per qualsiasi velleità di rimonta.

I padroni di casa possono solo limitare i danni (con gli ospiti che nel frattempo continuano a cercare il tris) e aspettare il triplice fischio di Ghersini che arriva allo scadere dei 4 minuti di recupero.

Leggi anche: Cosenza-Virtus Entella: 2-1, i lupi vincono la partita.

Formazioni Livorno-Cittadella

LIVORNO (3-5-2): Plizzari; Bogdan, M. Di Gennaro: Boben; Delprato, Awua, Viviani, Agazzi, Seck; Mazzeo, F. Ferrari. Allenatore: Antonio Filippini

 CITTADELLA (4-3-1-2): Paleari; Ghiringhelli, Frare, Adorni, A. Benedetti; Proia, Iori, Vita; D’Urso; Diaw, Rosafio. Allenatore: Roberto Venturato (agg Michela Colombo)

Primo Tempo

Il primo tempo di Livorno-Cittadella è terminato sul punteggio di 0-0.

Dopo un inizio di partita soporifero le due squadre hanno preso coraggio cominciando ad attaccare con maggiore convinzione.

La squadra di Venturato, che ha dovuto fare a meno di Ghiringhelli infortunatosi dopo uno scontro con Ferrari (al suo posto è entrato Mora), è andata vicino al gol con Rosafio e Diaw.

L’attaccante italo-svizzero non ha fatto i conti con Boben mentre il bomber di origini senegalesi non è riuscito a vincere il duello con Plizzari.

Dall’altra parte Paleari è intervenuto in prima persona per impedire prima a Mazzeo e poi a Ferrari di sbloccare un match che prima dell’intervallo ha regalato qualche emozione ai telespettatori. 

Secondo Tempo

Prima del fischio d’inizio è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del Covid.

Davvero straziante vedere le lacrime di Antonio Filippini (allenatore dei labronici) che in piena emergenza sanitaria ha perso la mamma.

Gli oltre tre mesi di sosta forzata si fanno inevitabilmente sentire con le due squadre che stentano a ingranare e ad alzare i giri del motore.

Per non parlare delle notevoli difficoltà che trovano sia i padroni di casa che gli ospiti nel portare a termine le rispettive azioni d’attacco.

Poco prima del 10’ gli uomini di Venturato provano a rompere gli indugi con l’apertura di Iori per Benedetti che non impensierisce più di tanto Plizzari, attento e concentrato in mezzo ai pali.

Partita sin qui sotto ritmo e non poteva essere altrimenti, considerando inoltre l’assenza del pubblico che poteva rappresentare una spinta in più per il Livorno.

Che è ultimo in classifica e che aveva un disperato bisogno dei tre punti per sperare ancora in una salvezza miracolosa.

Quando mancano circa venti minuti al novantesimo il punteggio di Livorno-Cittadella vede la compagine veneta in vantaggio per 2 a 0.

Ora che i cambi a disposizione sono cinque e non più tre, Venturato (che nel corso della prima frazione di gioco è stato costretto a sostituire l’infortunato Ghiringhelli con Mora) ne approfitta inserendo Luppi al posto di Rosafio.

Al 49’ gli ospiti si guadagnano un calcio di rigore con Proia che entra in area e viene agganciato ingenuamente da Viviani, nessun dubbio per l’arbitro Ghersini che indica il dischetto.

Dagli undici metri va Iori che prende la rincorsa e spiazza Plizzari sbloccando il match del Picchi.

Gara in salita per i labronici di Filippini che ovviamente non ci stanno a perdere e si riversano in avanti, al 57’ Agazzi viene murato dallo stesso Iori che salva il risultato.

Tre minuti più tardi arriva il raddoppio che porta la firma di Proia, autentico spauracchio per i toscani.