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Marco Melandri pensa al ritiro. Di nuovo

Marco Melandri pensa di nuovo al ritiro? Sembrerebbe di si, almeno a giudicare dalle indiscrezioni che giungono fin qui. Secondo quanto riportato da Corsedimoto, il ravennate si è preso qualche giorno di tempo per decidere se proseguire o meno nel mondiale SBK. L’ex campione del mondo 250 è deluso dai risultati fin qui ottenuti.

L’ex pilota di Honda e Ducati MotoGP ha un accordo con Barni Racing per guidare la Panigale V4R semiufficiale fino a fine 2020.

Marco Melandri, i motivi per pensare al ritiro

“Macio” aveva già deciso di appendere il casco al chiodo a luglio 2019, quando aveva annunciato lo stop alle corse. Aveva accettato l’offerta di DAZN per commentare la MotoGP, e già era pronto con la testa a trascorrere più tempo con la compagna Manuela, e con la figlia Martina.

Ma poi, una serie di fortunate coincidenze lo riportano in sella. Il Barni Racing deve chiudere il rapporto con Leon Camier, la cui spalla malandata non gli ha permesso di disputare mezza gara. Il titolare Marco Barnabò vuole un pilota esperto con cui sostituire l’infortunato inglese. E la scelta ricade proprio su Melandri.

Marco non ha mai girato con la Panigale V4R da corsa prima d’ora. La sua preparazione si limita a qualche giro sul tracciato di Cremona, in una sorta di mini test. E si va così al round di Jerez, con un salto quasi nel buio. Ma le cose vanno bene: sia in gara 1 che in gara 2, Marco colleziona due piazzamenti nella top ten.

Poi, si arriva a Portimao ed al doppio impegno al Motorland Aragon, dove avviene il disastro. Nel primo round aragonese, Melandri si qualifica male, e nelle gare non va oltre la 17esima posizione. Nel secondo la solfa non cambia, se non in gara 2, dove lotta per la settima piazza per poi scivolare 12esimo all’ultimo giro.

Ma cosa c’è che non va, tra Melandri e la sua moto? “Non riesco ad inserire la Ducati in curva“, ha detto Marco a Corsedimoto. “La situazione è talmente grave che uscendo molto piano non riesco ad aprire il gas al massimo neanche in rettilineo. Inoltre soffro in tutte le frenate, non riesco proprio a fermare questa moto. All’ultimo giro ero ottavo, in mezzo alla mischia, ma sono arrivato lungo perdendo un po’ di posizioni“.

Insomma, manca di feeling con la moto. E’ la stessa situazione che si è ritrovato negli ultimi due o tre anni, con la Ducati ufficiale bicilindrica e poi con la Yamaha GRT. Una situazione che lo ha spinto a non voler più correre. Un copione destinato a replicarsi? “deciderò presto“, avrebbe confidato Marco prima di scappare in Trentino.

Barni Racing nei guai

Un eventuale ritiro di Marco Melandri metterebbe in grossa difficoltà il Barni Racing, che sarebbe costretto a tornare sul mercato. La struttura di Marco Barnabò aveva scelto Marco in virtù della sua esperienza, e di una velocità che ha consentito al 38enne di conquistare ben 22 vittorie (è il pilota italiano più vincente in SBK). Ma ora, rischia di trovarsi senza un conduttore per la sua Panigale V4R. E le alternative sul mercato sono molto poche.

Marco Barnabò ha ribadito che la squadra proseguirà l’impegno in SBK, ma senza un pilota il rischio di dover interrompere anzitempo la stagione è alto. Per il mondiale sarebbe la seconda defezione consecutiva, dopo la clamorosa separazione tra Moriwaki e Althea, che ha lasciato a piedi Lorenzo Gabellini.

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