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Mercedes Porpoising: il team di F1 ne soffre

Mercedes aveva richiesto un intervento della Federazione per il problema porpoising e potrebbe risultare in realtà svantaggiata sul breve periodo. Entrando nel merito della questione, ci saranno due diverse soluzioni di breve periodo per attutire il saltellamento che ha provocato a Lewis Hamilton delle dolorose contratture alla schiena dopo il Gp di Azerbaigian. Si sa che questi continui dislivelli sono faticosi dal punto di vista fisico. La Federazione ha stilato una direttiva tecnica che sta cercando di limitare al minimo i saltellamenti delle monoposto ma le polemiche non finiranno presto.


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Mercedes Porpoising: il saltellamento ha fatto soffrire Hamilton

Sta facendo molto discutere gli appassionati di Formula 1 tutto il mondo la direttiva tecnica appena emanata dalla FIA riguardo al delicatissimo tema dei saltellamenti verticali delle vetture, tornato di grande attualità a Baku. In Azerbaigian il porpoising ha infatti causato pesanti dolori fisici a diversi piloti. Le immagini di Lewis Hamilton che faticava ad uscire dalla vettura per causa del male alla schiena hanno fatto il giro del Mondo, ma il sette volte iridato non è stato l’unico a far emergere questo problema. Attualmente come ha scritto la FIA, non è ancora stato definito un limite preciso alle oscillazioni. La direttiva tecnica però entra in vigore da subito e dunque entro le PL3 di Montreal dovrebbe essere definito un parametro unico che permetta agli steward di poter giudicare i saltellamenti delle monoposto. La Mercedes ha mostrato in queste prime otto gare di essere l’auto più penalizzata dal porpoising e di faticare molto con assetti particolarmente alti rispetto al suolo, pensati proprio per limitare le oscillazioni verticali. Nelle prossime gare però il team di Brackley potrebbe non avere alternativa, per rispettare la direttiva tecnica che alzare la W13. Questo rischia di costare molto a livello di performance in pista al team di Toto Wolff.

La soluzione ancora non è stata trovata

La FIA cerca di introdurre una “definizione di metrica, basata sull’accelerazione verticale della vettura, che fornisca un limite quantitativo per il livello accettabile di oscillazioni verticali”. In concreto si arriverà dunque ad un valore, un parametro fondamentale, che definirà il limite di saltellamento massimo concesso. Se questo parametro non dovesse essere rispettato, trattandosi di una questione di sicurezza, una vettura correrà quindi il rischio di essere squalificata. Viceversa Red Bull e Ferrari, l’una meno soggetta al porpoising, l’altra più flessibile in quanto ad assetti, potrebbero addirittura risultare avvantaggiate da questa direttiva tecnica. Queste valutazioni però possono essere valide nel breve periodo, non necessariamente a lungo termine. Infine la Federazione vuole organizzare un incontro con i team. L’obiettivo è quello di “definire le misure che ridurranno la propensione delle vetture a manifestare tali fenomeni nel medio termine”. In questo caso ovviamente potrebbe esserci un intervento più massiccio sulla struttura delle monoposto che potrebbe sparigliare ulteriormente le carte in tavola. Insomma mille ombre ancora agitano sul fenomeno porpoising.

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