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Mertens fa Maradona: Napoli di nuovo solo in testa

Mertens fa Maradona. Nel giorno del ricordo di Sua Maestà Diego, il belga realizza una meravigliosa doppietta e stende la Lazio (4-0). La squadra di Spalletti conquista così il primo posto solitario in classifica, approfittando del clamoroso tonfo casalingo del Milan, che perde a San Siro 3-1 contro il Sassuolo di Dionisi. Inter e Atalanta vincono pure, tallonando così i rossoneri in classifica.

Mertens fa Maradona nel dì del suo ricordo

Parafrasando il film di Sorrentino appena uscito, sulla partita Napoli-Lazio si potrebbe dire: è stato il piede di Dries. Sì, contro la Lazio, Mertens ha fatto Maradona. Il belga, che sostituiva l’infortunato Osimhen, ha segnato due gol da favola e ha consentito al Napoli di vincere la partita contro la Lazio. Contro la squadra di Sarri, i partenopei hanno giocato una partita magistrale. Il belga ha incantato il pubblico di Fuorigrotta e gli azzurri hanno demolito il loro avversario: 4-0 il risultato. Contro la Lazio si è vista giocare una squadra a grandi velocità, con un’eccellente rapidità di esecuzione e ottime idee di gioco. Quando la squadra di Spalletti gioca in questa maniera, i tifosi napoletani non possono che pensare di sognare. Al Napoli ieri mancavano Osimhen, Anguissa, ma i partenopei hanno disputato la miglior partita della stagione. Per i tifosi azzurri è lecito sognare? Diciamo di sì.

Nuovo tonfo per la squadra di Pioli

Il Milan ha perso clamorosamente in casa contro il Sassuolo. Eppure, la squadra di Pioli, era pure passata in vantaggio con un un colpo di testa di Romagnoli, che sostituiva l’insostituibile Tomori. Se vogliamo trovare una scusante al Milan, in questa sconfitta casalinga contro il Sassuolo, si potrebbe proprio dire che l’assenza dell’ex giocatore del Chelsea, al centro della difesa rossonera, ha pesato troppo per la squadra di Pioli. Il centrale inglese sta risultando essere una pedina troppo fondamentale nello scacchiere dell’ex tecnico di Lazio e Fiorentina. Non sarà che un uomo solo può condizionare tutto il resto della squadra, ma è anche evidente quanto sia diventato indispensabile il difensore inglese per la difesa rossonera. Senza di lui la squadra rossonera ha preso sette reti nelle ultime due partite di campionato (4 a Firenze e ieri 3 a San Siro), quando prima ne aveva presi solo undici in ben dodici partite. A Marassi, mercoledì’, contro il Genoa, Tomori dovrebbe rientrare, vedremo se sarà anche un altro Milan.

Se Mertens fa Maradona: l’Atalanta continua a fare l’Atalanta

In questo avvio di Campionato si era un po’ perplessi su questa Atalanta. I punti la squadra del Gasperini li faceva, ma non sembrava avere la stessa brillantezza dell’Atalanta delle stagioni passate. Ora, sabato scorso, ha demolito lo Spezia giocando un’ottima partita (5-2). Poi, sabato questo, ha vinto sul terreno della Juventus, che non gli succedeva dagli Anni Novanta, quando gli orobici erano per lo più una squadretta di provincia. Che la squadra di Gasperini possa partecipare alla volata per lo scudetto, non è un’eresia sostenerlo. Gasperini ha a disposizione un’ampia rosa. Pensate che la Dea, a Torino, è partita con una formazione che faceva a meno di Gosens, Pasalic, Ilicic, Muriel, ma in campo c’era un undici più che rispettabile con i vari De Roon, Freuler, Pessina, Malinovskyi, Duvan Zapata… Oramai questa squadra è da ritenersi una vera e grande realtà del calcio italiana. Questa Atalanta è un po’ il Parma degli Anni Novanta, una squadra che non ha più nulla della provinciale. Se quel Parma non aveva nulla di provinciale per la sua grande capacità economica, questa Atalanta non ha più nulla di provinciale per quanto riguarda la sua grande capacità di fare calcio.

L’Inter va!

Altra vittoria per l’Inter di Simone Inzaghi, che in sette giorni ha recuperato sei punti al Milan di Pioli. Inoltre, Inzaghi, dopo più di un decennio, è riuscito a conquistare un posto per gli ottavi di finale di Champions, traguardo che negli ultimi anni era anche sfuggito ad allenatori in gamba come Conte e Spalletti. Bravo, bravissimo, Simone Inzaghi. Tra l’altro questa sua Inter sta soddisfacendo anche i critici e suoi detrattori. La sorpresa di questo ultimo periodo è la continuità che sta dando ai nerazzurri il turco Çalhanoğlu: proprio dai suoi è nato il gol che ha dato i tre punti contro il Venezia. Simone Inzaghi ha ormai trovato il suo assetto tattico. I titolari di questa squadra dovrebbero essere questi: Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Çalhanoğlu, Perisic; Lautaro, Dzeko. Poi i primi rincalzi: Di Marco, Dumfries, Vidal, Correa, uno per ogni reparto del campo.