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Michael Andretti: quelle 48 ore che lo hanno separato dalla F1

Può un accordo svanire nel giro di 48 ore? È una domanda a cui Michael Andretti ha trovato risposta nelle scorse settimane, quando ha mancato l’obiettivo di rientrare in F1. L’ex pilota è arrivato ad un passo dall’acquistare la Sauber, che oggi corre nel circus con il nome ed i loghi dell’Alfa Romeo. Ma l’affare è saltato. In un’incontro virtuale con la rivista RACER, il figlio di Mario Andretti ha parlato per la prima volta del fallito accordo per il controllo della scuderia fondata da Peter Sauber.


Andretti non compra più Alfa Romeo: trattativa sfumata


Michael Andretti: cosa è mancato per tornare in F1?

La F1 è il più grande campionato al mondo“, ha esordito Andretti a RACER, “E farvi parte è un sogno per il nostro marchio. A livello internazionale, siamo già impegnati in Formula E ed in Extreme E, e la Formula 1 sarebbe il passo finale. Ho sempre avuto interesse a farlo“. Ma qualcosa è mancato per rendere questo sogno una realtà. “Sono molto deluso dal fatto che l’accordo sia sfumato“, ha confessato Andretti, amareggiato. “Eravamo a 48 ore dal concludere l’affare in quel momento. Ho ancora molta voglia di farlo, ma le opportunità sono sempre meno, e al momento non ci sono dei team davvero in vendita. Vedremo cosa accadrà in futuro“. Tra i vari retroscena che sono emersi sulla vicenda, abbiamo scoperto che la causa del mancato accordo non è di natura economica. Andretti aveva lanciato un’OPA per raccogliere i fondi per l’operazione, ed in più disponeva dell’appoggio del gruppo assicurativo 1001. Ma non c’è stata intesa sulla quota di controllo con gli attuali proprietari, gli svedesi di Islero Capital. Andretti ha fatto sapere di non volersi arrendere, e che ci riproverà.


Caso Sauber: Michael Andretti esce allo scoperto


Una trattativa lunga ed estenuante

Nell’incontro con la rivista americana, Michael ha raccontato altri dettagli della trattativa con la controparte. La notizia è rimbalzata verso ottobre, ma in realtà le cose si sono mosse molto prima. “La cosa è diventata seria verso maggio“, ha raccontato Michael, “poi è impazzita verso agosto e settembre. È successo tutto di corsa: in quel momento pensavamo di aver raggiunto un accordo, e che era solo questione di mettere insieme tutte le cose, ma alla fine è saltato tutto e non ce l’abbiamo fatta“. Andretti ha ribadito che non si arrenderà, e che continuerà a sondare il terreno in cerca di nuove opportunità. Riflettendo sul recente passato, si è detto convinto di non aver fatto mosse sbagliate: “Farei qualcosa di diverso da quanto abbiamo fatto? Probabilmente no“, ha concluso l’ex pilota.