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Serie A, la Fiorentina sbanca San Siro: sonoro 1-3 al Milan

Buio pesto. Non esiste definizione migliore per fotografare il momento del Milan, giunto alla quarta sconfitta in sei giornate di campionato. Lo spettacolo andato in scena a San Siro ricorda mestamente la stagione 2014-2015, quella cioè con Filippo Inzaghi, chiusa con un modesto decimo posto. Zero idee, zero spunti, zero rabbia agonistica cancellano in meno di 72 ore quanto di buono si era visto a Torino giovedì sera. La Fiorentina di Montella invece, spinta dalla rinfrancante vittoria di mercoledì con la Sampdoria e guidata dalla classe superiore di Ribery, trova la seconda vittoria consecutiva e sembra aver imboccato la strada giusta. Giampaolo si presenta nel posticipo serale con gli stessi undici di tre giorni fa, rilanciando Leao come esterno sinistro e Bennacer in cabina di regia.

Fin dai primi minuti si capisce chiaramente che il Milan sembra essere sulle gambe, sterile nella manovra offensiva e in balia di una Viola ottimamente orchestrata dalla tenacia di Pulgar e dalla freschezza di Castrovilli, gioiellino gigliato in odore di convocazione azzurra. Dopo un quarto d’ora di studio, Calhanoglu perde una sanguinosissima palla in disimpegno, Ribery si invola scartando Musacchio e Romagnoli e calcia trovando la pronta risposta di Donnarumma; sulla respinta Bennacer stende Chiesa e Giacomelli fischia un sacrosanto rigore. Pulgar è freddissimo dagli undici metri e porta meritatamente in vantaggio gli ospiti. La reazione dei padroni di casa è praticamente pari a zero, se non per un tiro di Suso a giro che ben impegna il portiere Dragowski. L’unico veramente a credere nella possibilità di rimonta è il giovanissimo Leao, per nulla intimorito dai pesanti fischi del tifo rossonero ma purtroppo incapace di trascinare totalmente i suoi compagni. In questo scenario tremebondo, le frecce della Fiorentina vanno a nozze e solo il fuorigioco salva il Milan dallo 0-2 firmato da Castrovilli su assist di Chiesa, pescato appunto in offside. La reazione degli uomini di Giampaolo non c’è e si va dunque al riposo sotto una pioggia assordante di fischi.

All’inizio della ripresa il Milan si presenta con l’unica differenza dell’ingresso di Krunic al posto di un opacissimo Kessiè. La ripresa riparte con lo stesso andamento del primo tempo e al minuto 53 arriva anche la beffa dell’espulsione di Musacchio per un brutto fallo a tacchetto alto su Ribery. La partita finisce sostanzialmente qui. La Fiorentina imperversa su ciò che rimane dei padroni di casa e Castrovilli sigla indisturbato il raddoppio dopo una respinta di Donnarumma su cross teso di Chiesa (68’). Gli ospiti pochi minuti più tardi avrebbero pure l’opportunità di triplicare, ma Chiesa si fa respingere il calcio di rigore (fischiato per uno sgambetto di Bennacer a Castrovilli) da un grande Donnarumma. In balia degli eventi, il Diavolo subisce comunque la terza rete grazie ad un assolo di Ribery che scarta Romagnoli e Calabria in area e deposita di piatto nell’angolino sinistro (78’). Perla del francese e tutto il Meazza si alza in piedi a tributare il fuoriclasse ex Bayern. Gli ultimi dieci minuti della sfida raccontano ben poco, se non il fenomenale goal della bandiera di Leao che scarta mezza Fiorentina e deposita di piatto alle spalle di Dragowski. È l’ultimo sussulto del match. Al fischio finale di Giacomelli gli spettri di una stagione anonima appaiono funesti all’orizzonte rossonero.

TABELLINO

MILAN – FIORENTINA 1-3

MILAN (4-3-1-2): Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Hernandez; Kessié (1’st Krunic), Bennacer, Chalanoglu; Suso (34′ st Castillejo); Pjatek (12’st Duarte), Leao

Allenatore: Giampaolo

FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres; Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli (35′ Benassi), Dalbert; Chiesa (39′ st Boateng), Ribéry (44’st Ghezzal)

Allenatore: Montella

Marcatori: 14′ Pulgar rig, 66′ Castrovilli, 78′ Ribéry, 80′ Leao

Arbitro: Giacomelli

Ammoniti: Bennacer, Milenkovic, Pezzella, Calabria, Lirola, Benassi

Espulsi: Musacchio