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“Mission44”: la nuova fondazione di Hamilton

Lewis Hamilton è da sempre impegnato nel sociale. Il sette volte campione del mondo di Formula Uno ha già una sua associazione benefica: la “The Hamilton Commission” che ha come scopo aumentare la presenza di persone di colore all’interno del motorsport. Il pilota inglese, nella giornata di ieri martedì 27 luglio, ha presentato la sua nuova fondazione: si chiama “Mission44”.


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Cos’è “Mission44”?

“Mission44” è la nuova associazione fondata da Lewis Hamilton. Il suo scopo primario è quello di sostenere giovani ragazzi appartenenti a gruppi emarginati e aiutarli e sostenerli nella realizzazione dei propri sogni. La fondazione è nata ispirandosi ai recenti dati portati in superficie dagli studi condotti dalla “prima” associazione del campione del mondo, ovvero la “The Hamilton Commission”. Sul rapporto appare chiare un numero: 1%. Purtroppo questa bassissima percentuale rappresenta le persone di colore all’interno del mondo dei motori. Inoltre se si legge l’intero dossier, si scoprirà come anche in altri settori che non riguardano lo sport ma professioni più “ordinarie”, le persone di colore vengano discriminate. Hamilton dopo aver visto tali numeri, ha deciso di realizzare un nuovo progetto di beneficienza, “Mission44” appunto, e per finanziarlo e dargli la giusta partenza, ha donato 20 milioni di sterline di tasca propria.

“Sosteniamo le ambizioni dei giovani”

Le parole chiave della nuova fondazione sono: progresso, rappresentanza e responsabilità. Queste le parole di Lewis Hamilton su “Mission44”: “Sostenere le ambizioni dei giovani sotto rappresentati è sempre stato importante per me e “Mission 44″ rappresenta il mio impegno per creare un vero cambiamento all’interno della comunità. Nei miei primi anni di vita, ho sperimentato in prima persona come venire da un ambiente sotto rappresentato possa influenzare il tuo futuro. Fortunatamente per me, sono stato in grado di superare quelle problematiche attraverso opportunità e supporto. Voglio assicurarmi che altri giovani con background simili al mio siano in grado di fare lo stesso”.