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Mondiali Calcio 1982: dalla sofferenza alla gloria per l’Italia

Il Calcio da sempre emoziona e fa sognare, è una valvola di sfogo dai problemi della vita quotidiana. Ma nei mondiali Calcio 1982 nessuno si aspettava che arrivasse la vittoria finale soprattutto guardando la partenza non entusiasmante. L’inizio è stato come scalare una montagna, ma la vista piano piano si è fatta sempre più leggera fino alla conquista della vetta. L’Italia alla fine ha trionfato insegnando al mondo come vincere.

Mondiali Calcio 1982: quali sono state le problematiche iniziali?

Fu dura soprattutto dopo l’Europeo disputato in Italia nel 1980 e malamente risortosi in un quarto posto. Superati dal Belgio in semifinale e dopo 17 rigori, dalla Germania nella finalina di consolazione. Per non parlare delle situazioni fuori dal campo come il caso scommesse, con Paolo Rossi fuori per due anni e ripescato a ridosso del Mondiale. Poi arrivò l’infortunio del centrocampista Giancarlo Antognoni, che si è ripreso solo agli sgoccioli del Mondiale. Si è infortunato dopo il pauroso scontro col portiere genoano Silvano Martina, per il quale si è temuto addirittura per la sua vita.

Poi per non farsi mancare nulla ci sono state le difficoltà incontrate per venire a capo di un girone eliminatorio che è cominciato in affanno e con un Rossi inguardabile. Sono arrivati tre pareggi con Polonia (0-0), Perù (1-1) e Camerun. Finì con un altro 1-1, che qualificò la Nazionale Italiana ma solo per la differenza reti. Nessuno sperava di passare nel girone con l’Argentina di Maradona e il Brasile di Paulo Roberto Falcao, ma il destino cambiò all’improvviso.

Mondiali Calcio 1982: come è arrivata la vittoria finale?

Con L’argentina cambia qualcosa nella testa della Nazionale che comincia a mostrare la sua forza. Segnano Marco Tardelli e Antonio Cabrini, Claudio Gentile fa un boccone di Diego Armando Maradona e l’Argentina è battuta 2-1. Contro il Brasile L’Italia vince 3-2 con Rossi tornato Pablito, che fa addirittura tripletta e Zoff al 90 para un tiro di Socrates che avrebbe eliminato la Nazionale. Infatti al Brasile grazie al miglior risultato nella sfida con l’Argentina sarebbe bastato non perdere per andare avanti. Quindi semifinale e finale, doppia formalità: vince sia con la Polonia con doppietta di Rossi, sia con la Germania ma con un rigore sbagliato da Cabrini. Alla fine sono arrivate con la Germania le reti di Rossi, Marco Tardelli con quell’urlo interminabile a passo di corsa diventato famosissimo e Altobelli prima del gol di Paul Breitner per il 3-1 finale.

Paolo Rossi: una leggenda del Calcio Italiano

Paolo Rossi dopo il successo Mondiale del 1982 ha vinto il Pallone D’Oro, e inoltre è il capocannoniere con sei gol. Con le sue sei reti nel Mondiale è entrato nella Storia del Calcio Italiano e non solo. Tutti all’inizio lo attaccavano come il problema numero uno visto che non riusciva a segnare e veniva da due anni di inattività. Ma Rossi ha dimostrato a chi lo criticava tutto il suo valore tecnico e di leader e trascinatore della squadra. Si tratta di una leggenda che oggi il mondo piange perché ci ha regalato momenti indimenticabili.

Cosa ci ha lasciato il Mondiale 1982?

Bruno Conti è stato eletto a migliore dei migliori davanti a Gentile, il giovanissimo Giuseppe Bergomi non ha ancora 19 anni e porta i baffi per non dimostrarli. Zoff che invece ha anni 39 anni cancella il 1978 con tutti i suoi errori nella fase finale. Zoff finisce insieme con la Coppa in un indimenticabile francobollo celebrativo. Questa immagine rappresenta tutto quello che resta scolpito nelle menti e nei cuori di tutti quelli che erano al Santiago Bernabeu e anche di quelli che hanno seguito l’impresa da casa. E il tutto senza dimenticare il ct Enzo Bearzot che non è ancora sazio e infatti sull’aereo del ritorno batterà allo scopone scientifico, in coppia con Franco Causio, nientemeno che il Presidente Sandro Pertini e il capitano Dino Zoff. Ricordi bellissimi di un tempo che resta nella memoria più bella della Nazionale Italiana.

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