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Moto2: il motore Triumph, tra la pista e la strada

La Moto2, fin dalla sua origine nel 2010, ha seguito la strada del cuore unico. La cosa ha fatto vomitare i puristi, ma l’idea si è rivelata vincente dal punto di vista dello spettacolo. Con il motore Triumph, introdotto nel 2019, la Moto2 sembra aver fatto il salto di qualità, diventando una formula economica, spettacolare ma soprattutto formativa per la MotoGP. Ma com’è fatto questo motore Triumph? In questo articolo, andremo ad esplorare il tre cilindri che la casa di Hinckley fornisce all’intero schieramento della classe mediana. Un propulsore che proviene dalla sua ultima creazione della gamma di serie, il Triple 765.

Motore Triumph: quali differenze tra la Moto2 e la strada?

Il Triple 765 è un’evoluzione del tre cilindri già edito della gamma Triumph. La cilindrata passa da 675 a 765 cc, e le parti interne guadagnano diverse migliorie, come ad esempio un nuovo albero a camme. Il motore equipaggia la versione più sportiva della naked Street Triple, la RS, ed ha fatto rivivere la supersport Daytona, anche se per breve tempo (la Daytona 765 è stata prodotta in serie limitata). Per la Moto2, il reparto corse del costruttore ha apportato alcune modifiche per l’impiego estremo, tra parti sostituite (come ad esempio le valvole e le molle nuove, ed un volano alleggerito con frizione racing) ed altre ottimizzate per ridurre le inerzie. Questi espedienti consentono al motore di girare più in alto: dai 12 mila giri di serie si arrivano ai 15 mila. Il cambio a sei marce è quello di serie, con rapporti standard. Per il 2022 Triumph sta valutando di modificare i rapporti per renderli più corti, essendo che attualmente i piloti non lo sfruttano tutti per la…troppa elasticità del propulsore. Parlando di prestazioni, in configurazione di serie il 765 eroga 123 CV, che diventano 140 in assetto da Moto2.

Le differenze elettroniche

L’elettronica è il punto di maggiore distacco dalla strada alla pista. Le Moto2 adottano una centralina unica Magneti Marelli, dotata di mappature personalizzate ma priva di traction control ed altri aiuti alla guida. Tutti elementi presenti sulla Street Triple, incluso il ride by wire per l’acceleratore. In realtà, quest’ultimo dispositivo è presente anche sulla Moto2, ma i piloti preferiscono non usarlo per una questione di feeling. Il motore 765 non correrà soltanto in Moto2: il suo futuro è anche nel mondiale Supersport, alla quale la casa di Hinckley prenderà parte con la Street Triple modificata. La moto è in fase di sviluppo nel campionato britannico, dove ha già ottenuto diverse vittorie. C’è da chiedersi se sia giusto che un motore di una categoria prototipo sia autorizzato a correre tra le derivate di serie, ma regolamento alla mano è tutto legale, quindi è ok. Se volete portarvi a casa un pezzo di Moto2 da usare su strada, basta fare una telefonata ad un concessionario Triumph, e prenotare una Street Triple RS. I prezzi partono da 12.300 €.


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Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione