I giochi a squadre portano fortuna all’Italia: dopo gli Europei di calcio e le Olimpiadi, gli Azzurri si portano a casa l’edizione 2021 del Motocross delle Nazioni. la “Olimpiade del motocross” quest’anno si è svolta a Mantova, dove la nazionale di Thomas Traversini ha vissuto il suo momento di gloria. Antonio Cairoli (alla sua ultima stagione), Alessandro Lupino e Mattia Guadagnini hanno battuto i campioni in carica dell’Olanda, che pur disponevano dell’asso nella manica Jeffrey Herlings. Al tre volte iridato non è bastato vincere tutte le manche a cui ha partecipato, in quanto ha dovuto fare i conti con i risultati incostanti di Glenn Coldenhoff e di Roan Van De Moosdjik. Ha completato il podio la Gran Bretagna del veterano Shaun Simpson. Assenti a Mantova due nazionali favorite, Australia e Stati Uniti. Ufficialmente, hanno rinunciato per le restrizioni sui viaggi, ma forse gli americani temevano di non avere una squadra all’altezza…
Antonio Cairoli come Valentino Rossi: ritiro a fine stagione
Motocross delle Nazioni 2021: come sono andate le gare?
Le manche di qualifica, suddivise per classi (MXGP, MX2 e Open) hanno visto prevalere l’Olanda. Jeffrey Herlings ha dominato senza problemi la manche della Open, mentre Coldenhoff ha concluso secondo nella MXGP. In questa classe ha dominato il nostro Cairoli, che ha permesso all’Italia di qualificarsi in terza piazza, grazie anche al quarto piazzamento di Guadagnini nella MX2. nella classe “piccola” ha trionfato il francese Tom Vialle.
Per le gare di domenica, la pioggia ha inzuppato non poco la sabbia di Mantova. Le tre gare si sono rivelate toste, e non sono mancati gli errori. In gara 1 (MXGP-MX2), Cairoli è caduto al primo giro, dopo un contatto con Coldenhoff. Dopo una veloce sosta per il cambio di occhiali, il siciliano ha provato una rimonta, ma si è dovuto accontentare della 21esima posizione. La manche se l’è aggiudicata Thomas Kjer Olsen, in rappresentanza della Danimarca. L’ufficiale Husqvarna ha tenuto a bada Vialle, dopo un duello a distanza. Ben Watson ha portato la Gran Bretagna al terzo posto, mentre Guadagnini ha salvato l’onore dell’Italia giungendo quinto. Coldenhoff ha concluso 15esimo, tre piazzamenti avanti a Van De Moosdjik. Si mette male per gli “orange”.
Le manche decisive
Dopo gara 1, è stato il turno di gara 2, dedicata alle MX2 e alle Open. La pioggia ha reso il terreno molto…olandese, e Herlings si è sentito a casa. Partito in testa dal cancelletto, Jeffrey non si è più voltato indietro. Ma in ottica classifica la seconda manche ha sorriso all’Italia: Guadagnini e Lupino hanno terminato sesto e settimo rispettivamente, cosa che ha permesso all’Italia di balzare in testa alla classifica. Altro momento chiave è stato la debacle della Francia, con il ritiro di Vialle per noie tecniche e la caduta di Matys Boisrame. Dietro a Herlings hanno concluso lo svizzero Valentin Guillod e l’austriaco Rene Hofer. Jeffrey ha dominato anche gara 3, che ha visto le MXGP correre assieme alle Open. Ma non è bastato per portare il trionfo L’Olanda. Cairoli è partito bene, e pur legnato a dovere dal rivale (ha subito un distacco di 55 secondi!) ha mantenuto un passo costante rimanendo al secondo posto. Ma a fare la differenza sono state le retroguardie: Coldenhoff ha concluso terzo, ma ha pagato caro la debacle di gara 1. Van De Moosdjik ha ottenuto un’altra performance scadente, mitigando l’errore di Lupino nella terza manche. Alessandro aveva tagliato il traguardo in settima posizione, salvo poi tagliare una curva e venire retrocesso di dieci piazze. Con questi risultati, l’Italia ha battuto l’Olanda per un punto soltanto: 37 a 38. Una vittoria sofferta ma meritata per gli Azzurri, davanti al pubblico di casa. Arrivederci al 2022.