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MotoGP 2022, con le 16 curve del Qatar, il 6 Marzo si apre l’acceleratore!

Il circuito di Losail, noto anche come Losail International Circuit, è stato ufficialmente ultimato nel 2004. Costruito in appena un anno al costo di 58 milioni di dollari da un migliaio di lavoratori tra ingegneri, disegnatori e operai. Fu inaugurato nel 2004 con il “Malboro Grand Prix of Qatar”, vinto da “Sete Gibernau”. Il motociclismo ospita in questo circuito, le competizioni delle maggiori gare del Motomondiale e del Campionato Mondiale di Superbike. Il circuito, inaugurato, come detto, con il Gran premio del Qatar nel 2004, misura 5,38 km con il rettilineo più lungo che misura 1068 metri. Il tracciato è circondato da erba artificiale per limitare l’afflusso di sabbia dal vicino deserto e dal 2007 il Qatar ospita anche la gara di apertura della stagione nel calendario MotoGP. Una caratteristica di questo circuito è la possibilità di correre di notte, grazie ad un eccezionale impianto di illuminazione, e, per la prima volta nella sua storia, l’edizione del 2008 Gran premio motociclistico del Qatar si corse in notturna, con l’impianto illuminato a giorno in piena notte. Il record assoluto del circuito: è di1’20″827 stabilito da Lewis Hamilton su Mercedes nelle qualifiche del Gran premio del Qatar 2021. Ecco tutti i dati sul circuito che vedremo il 6 Marzo.

Dalla partenza alla bandiera a scacchi del 6 marzo

Questa pista rappresenta anche una sfida a livello mentale. E’ necessario capire che accelerazione laterale puoi sopportare, quanto è il livello massimo di aderenza in curva, quanta velocità in curva prima di impostare la frenata e quanto deve durare prima di staccare. È davvero una bella sfida e le curve 5 e 6 lasciano sempre senza fiato. Quest’anno si prevedono velocissimi passaggi con moto e piloti molto interessanti e veloci.

Losail International Circuit

Curve: sono 16 , (6 a sinistra e 10 a destra).

Categorie: Formula 1, Motomondiale, campionato Superbike.

Record in gara: F1, 1’23″196 stabilito Max Verstappen, Red Bull RB16B, 21 novembre 2021.

Motomondiale: Francesco Bagnaia 1’54″491 su ducati Desmosedici 4 aprile 2021

Secondo i tecnici Brembo, il “Losail International Circuit” rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3. La valutazione è però inferiore a quella delle altre 2 piste asiatiche del Mondiale.  Le 16 curve della pista richiedono l’intervento dei freni in ben 13 punti, record del Mondiale 2017 le frenate sono appena 6 per giro. I piloti si servono dei freni, in media, di più rispetto ad altri circuiti; in Qatar la decelerazione media di 1,16 g è in linea con quella della maggioranza delle piste del Mondiale. Delle 13 frenate del Losail International Circuit, 3 sono considerate molto strette e altamente impegnative sia per i freni, sia per le gomme; se vengono fatte male ci si gioca tutto e si rischia oltretutto di farsi male. Uno dei punti dove prestare maggiore attenzione è il rettilineo secco di 1.068 metri che precede la frenata alla prima curva dopo il traguardo: “è la seconda più difficile dell’intero Mondiale” secondo l’ingegnere della Brembo. Impegnativa è anche l’ultima curva della pista per i 178 metri di frenata: le moto perdono oltre 150 km/h e i piloti subiscono una decelerazione di 1,5 g. Identica decelerazione, per la curva 4: la frenata dura 3,5 secondi circa perché le moto entrano in curva a non più 119 km/h. Se qualcosa va storto l’uscita di pista è garantita, la curva va percorsa in velocità cercando di tenere per quanto possibile un assetto fluido dentro la curva, senza forzare eccessivamente la staccata in ingresso.

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Il Qatar geografico

Situato nell’Asia occidentale, il Qatar si trova nel Golfo Persico, una piccola penisola, con il suo unico confine terrestre con l’Arabia Saudita a sud. Dall’altra parte del Golfo Persico dalla penisola arabica, si trova il vicino paese insulare del Bahrain. Per chiunque non abbia visitato la penisola arabica, l’antico paesaggio desertico, con le sue città e infrastrutture si sarà accorto del suo rapido sviluppo. Doha, la capitale del Qatar, si trova nella parte orientale del paese, sulla costa del Golfo Persico. Il Gran Premio del Qatar, corso in notturna, è senza dubbio uno degli eventi più spettacolari del calendario MotoGP, grazie alle luci dei riflettori che brillano sul Lusail Circuit nel buio del deserto. E’ un introito oggettivamente irrinunciabile per l’economia del Qatar, nonostante sia anche una delle riserve mondiali di gas naturale e petrolio, con il reddito pro capite più alto del mondo. La popolazione è cresciuta da circa 111.000 abitanti nel 1970 a circa 750.000 nel 2004, fino agli incredibili 2.545.000 nel 2016. Il paese investe pesantemente sulle infrastrutture e nel futuro della sua economia, la sua crescita è esponenziale; se confrontate la carta geografica odierna con quella di 10 anni fa, la velocità della sua trasformazione industriale e turistica è una realtà, e non un caso.

Temperature: per l’appuntamento dei primi di marzo si prevedono durante il giorno temperature massime medie di 26,8 ° C (80,2 ° F), le temperature minime medie durante la notte sono più miti con una minima di 16,7 ° C (62,1 ° F). Ma i più caldi saranno i minuti precedenti alla partenza, dato che lo schieramento è davvero fortissimo! L’appuntamento successivo sarà sul circuito di Pertamina, Mandalika, in Indonesia, il 20 marzo: da non perdere, come sempre una bella X sul calendario.