― Advertisement ―

spot_img

Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak...
HomeMotoriMotoGpMotoGP: anteprima del GP di Gran Bretagna

MotoGP: anteprima del GP di Gran Bretagna

La MotoGP torna a Silverstone dopo due anni, e noi vi offriamo questa anteprima del ritrovato GP di Gran Bretagna. Il mondiale delle due ruote fa tappa su uno degli impianti storici del motorsport, che ha scritto pagine memorabili del passato. Vediamo nel dettaglio l’aspetto tecnico della pista, e le sfide che moto e piloti dovranno affrontare.

Anteprima MotoGP: che circuito è Silverstone per gomme e freni?

“The Home of British Motor Racing”: è questo il motto che accompagna il circuito di Silverstone. Con i cuoi 5891 m, il vecchio autodromo ricavato da un antico aeroporto della RAF è uno dei più lunghi del mondiale, ulteriormente allungato dall’ultima modifica del tratto centrale (la cosiddetta “Wing”, dove c’è il traguardo della F1) datata 2010. Le curve sono 18, perlopiù veloci ma con un’infinita serie di cambi di direzione che ricordano molto il vecchio Assen. I freni possono stare tranquilli: Brembo classifica il tracciato al livello 3, quello intermedio. Non si tratta di una pista impegnativa per dischi e pastiglie, sullo stesso livello di un altro circuito che il circus incontrerà a breve, ossia Misano.

Il fattore gomme

Discorso diverso è quello degli pneumatici. Essendoci una sola grande staccata (la Stowe, che comporta un aumento di temperatura dell’anteriore di 60 gradi secondo MegaRide), la sezione frontale della gomma non deve temere un overheating. Il problema sta nelle spalle, sollecitate dai frequentissimi cambi di direzione. L’asfalto inoltre è nuovo di pacca (è del 2019), e quindi potrebbe essere più scivoloso del solito. Senza contare che le previsioni meteo non escludono temperature elevate, cosa che accentua ulteriormente il surriscaldamento. La combinazione di questi tre elementi si traducono nel blistering, ossia la formazione delle bolle d’aria che provocano veri e propri crateri sul battistrada. Per il pilota, questo si traduce in una gomma che da la massima performance nei primi giri, per poi crollare subito. Sarà fondamentale in questa fase avere una guida “dolce”, e questo potrebbe portare ad una gara tattica. In caso di “caldo”, le mescole più gettonate potrebbero essere le medie oppure le hard, con le soft probabilmente relegate a semplici gomme “da qualifica”. Occhio alla pioggia, sempre in agguato nella “vecchia” Inghilterra.


GP Silverstone MotoGP: orari e programmazione Tv