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MotoGP d’Olanda: un giro insieme all’università della moto

La storia di Assen è lunga, tanto da incoronarlo uno dei circuiti per eccellenza, tecnico, stilistico, d’interesse per i tecnici della moto. Prestigioso fin dall’edizione inaugurale del Mondiale 1949, e tutt’oggi ancora in calendario. Secondo i tecnici Brembo il TT Circuito Assen rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. MotoGP d’Olanda: in una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 2. Davvero il più basso delle gare europee, superiore soltanto a Phillip Island.   Ad Assen si usano pochissimo i freni e la velocità massima raggiunta è di circa 310 km/h. Sono in totale 18 curve, una è segnalata un po’ più impegnativa. Ad Assen la velocità massima non supera i 310 km/h ma le numerose curve veloci garantiscono un ottimo raffreddamento degli impianti frenanti. Ma attenzione anche se non c’è particolare impegno frenante, non vuol dire che la preparazione di guida sia una passeggiata. Anzi, al contrario.

MotoGP d’Olanda: il Circuit van Drenthe

Provincia dei paesi bassi, Drenthe ospita dal 1925 il GP. La lunghezza è di 4542 m e 21 curve, che diventano le 18 attuali dopo molti cambiamenti effettuati nel tempo.  Una tradizione motoristica radicata e seguita, per un impianto sportivo progettato “a due ruote”, dove abitualmente non corrono le autovetture. Viene da sempre considerato uno dei più difficili del campionato. Il nomignolo prepotente ma sublime di università delle due ruote, è dovuto proprio alle sue velocità medie elevatissime, pur avendo 18 curve. Il “TT” sta, per chi non lo sapesse, per Tourist Trophy (solitamente abbreviato in TT o IOMTT); Assen è un tipico circuito tutto guidato, con parecchi curvoni veloci e 10 frenate al giro.    In 7 di queste frenate si registra una decelerazione inferiore ai 100 km/h. Brembo per farci capire meglio quello che succede in Olanda, lancia un dato succoso, “la moto frena 32 secondi, la Sbk 25 secondi e mezzo”.   Simili sono invece le forze G sperimentate dai piloti, sia nelle singole curve che su tutta la lunghezza di gara. Per la MotoGP dalla partenza al traguardo la video simulazione di guida per ciascun pilota ci indica che è esercitato un carico sulla leva di 5,3 kg alla staccata della curva 1, la più severa del tracciato.

2006 un circuito in cammino verso la modernità

Nel 2006 si elimina tutta la prima parte del circuito, molto veloce e particolare per un tracciato moderno, riducendo di quasi 1.500 m la lunghezza del circuito. Questo in concomitanza con la costruzione delle nuove tribune, capienti e moderne. L’occhio si posa sul nuovo complesso di curve iniziali, lente e poco interessanti.  Questi lavori al circuito ed alle infrastrutture, comprendevano anche la realizzazione di strutture commerciali e alberghi in grado di ricevere più ospiti e personalità al seguito.  Tutto sul terreno che ospitava l’anello nord. Immaginate bene che le modifiche sono state ferocemente contestate dagli amanti del classico TT. Per non parlare del dispendio monetario per realizzare qualcosa come 85 milioni di euro di cemento e strutture varie non troppo in linea con il panorama ambientale circostante.

MotoGP d’Olanda: un giro insieme ai piloti del mondiale

Luca Marini racconta il GP d’Olanda, valevole per 11° tappa del Mondiale 2022. il team VR46 arriva da un 5° posto ottenuto in Germania, e ad Assen vuole dare continuità all’ottimo piazzamento. “Assen è un tracciato decisamente molto più tecnico rispetto agli altri”. Anche Marco Bezzecchi ha commentato prima della tappa d’Olanda: Due gare consecutive è sempre tosta, non sarà facile ad Assen, una pista difficilissima, ma arriviamo da un buon weekend su un tracciato altrettanto complicato come il Sachsenring dove sono riuscito a costruire”.  Per quanto riguarda il campionato, Quartararo, il francese della Yamaha, è sempre più solo al comando della classifica piloti, con un vantaggio di 34 punti su Aleix Espargaro; dopo la caduta del Sachsenring, Pecco Bagnaia è scivolato in 6° posizione.  Il secondo zero consecutivo! Vede allontanarsi sempre più le speranze di una rimonta, a nemmeno un mese dalla vittoria del Mugello.

L’università è tutta per Nieto

Vittorie, piloti, campioni? Subito il pensiero va ad Angel Nieto, vincitore del Gran Premio d’Olanda per 15 volte, davvero superlativo! In tempi più recenti, anche Valentino Rossi, impostosi in 10 edizioni del Gp tra il 1997 e il 2007, è un vincitore accanito di Assen.  Dopo di lui sono arrivati i successi di Marc Marquez e Maverick Vinales.  Nel 2020 non si è corso a causa della pandemia di Covid-19.    Nel 2021 si riprende ed è Fabio Quartararo, poi campione del mondo, ad imporsi. Vedremo chi lascerà la firma quest’anno, le premesse per una grande edizione ci sono tutte!