Le prove libere del GP di Aragon di questo venerdì sono diverse rispetto alle altre disputate dalla MotoGP. La prima ragione è che ci stiamo avvicinando alla fine della stagione, e l’argomento titolo è sempre più mainstream. Il secondo è l’atteso ritorno di Marc Marquez, che conclude così un calvario (l’ennesimo) durato tre mesi. Come se la cava il 93? E come sono messi gli altri? Questo e molto altro nel nostro review della giornata di prove della classe regina.
Ufficiale: Marc Marquez rientra questo weekend ad Aragon
MotoGP, GP Aragon: cosa succede nelle prove libere?
Gli occhi di tutti sono su Marc Marquez, al rientro ufficiale dopo la quarta operazione al braccio. Il pilota otto volte iridato segna l’undicesimo tempo finale, ma il feedback è positivo. Nessun dolore, nessun movimento innaturale: pare proprio che il peggio sia finalmente alle spalle! Marc inanella 18 giri su una Honda standard, ossia priva degli sviluppi portati nei test di Misano. Intanto, la zona alta della classifica è un derby Ducati-Aprilia, tutto italiano. Aleix Espargaro scivola in curva 16 ma ciò non gli impedisce di graffiare il miglior tempo, con 12 millesimi di margine sul sempre veloce Pecco Bagnaia. Alex Rins s’installa in terza posizione, mentre l’altro rientrante Joan Mir appare in deficit di forma. Takaaki Nakagami adora Aragon (qui nel 2020 ha ottenuto l’unica pole della carriera) ed è reduce dalla riconferma in seno ad LCR. E festeggia con il quarto tempo, davanti a Johann Zarco, Enea Bastianini ed ad un Miguel Oliveira sorprendentemente veloce con la KTM. Fabio Quartararo fa collezione di errori e sbavature, e non fa meglio dell’ottava posizione. Aragon non è la sua pista preferita, ma forse il problema maggiore è il poco grip che, si sa, è il tallone d’Achille della Yamaha. Franco Morbidelli è subito dietro, a soli 3 millesimi. Luca Marini chiude la top ten, battendo Marquez di meno di 4 centesimi.
La seconda sessione di prove libere
Nelle FP2 il grip aumenta, grazie alla gommatura dei turni del mattino. I tempi scendono ed i dati raccolti sono più utili in ottica domenicale. Fabio Quartararo ringrazia per il grip extra e fa volare la sua Yamaha. Il miglior tempo sembra suo, ma nel time attack viene battuto dal redivivo Jorge Martin. Il madrileno è il più veloce dell’intera giornata, con 1’47″402. Quartararo è nel panino delle Ducati Pramac, visto che in terza posizione c’è Zarco. Pecco Bagnaia è lì vicino, quinto dietro il prossimo compagno di team (e rivale) Enea Bastianini. Il riminese conquista il posto in top ten all’ultimo momento. Chi lo perde è Aleix Espargaro, caduto un’altra volta è scivolato in 13esima piazza. Maverick Vinales invece resiste ed è settimo, dietro ad Alex Rins. Marc Marquez, Jack Miller e Luca Marini chiudono la top ten. Parlando del passo gara, Quartararo mostra un gran passo, ma non va sottovalutato Bagnaia e persino Vinales, capace di girare sul 48 e mezzo. Non è male nemmeno Marquez, il quale prova il forcellone in alluminio “made by Kalex” nel corso del turno, approvandolo forse in maniera definitiva. La scelta delle gomme appare abbastanza univoca: tutti montano la hard all’anteriore e la media al posteriore, la stessa combinazione del 2021. Se le condizioni meteo non cambiano, è assai probabile che queste saranno le scelte per la gara. Un’ultima cosa: Gas Gas e Tech3 annunciano l’ingaggio di Augusto Fernandez per il 2023. La griglia di partenza della prossima MotoGP è completa.