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MotoGP, GP Argentina: Espargaro porta l’Aprilia in pole

Le qualifiche tarde del GP d’Argentina MotoGP sono nel segno dell’Aprilia. Con un giro stellare, Aleix Espargaro conquista la prima pole position per l’Aprilia nella nuova era della top class, al termine di un doppio turno tirato. In prima fila abbiamo due Ducati, con Jorge Martin ed un sorprendente Luca Marini. Delude Pecco Bagnaia, che non supera il Q1 ed è chiamato ad una rimonta. Sesto tempo per il campione del mondo, Fabio Quartararo.


MotoGP, GP Argentina: le prove libere


MotoGP, GP Argentina: cosa succede nelle qualifiche?

Bagnaia va in grande crisi nella Q1, con una Ducati che “pompa” soprattutto nel settore finale. Il torinese è nervoso, e in pista qui si vede. In un turno indemoniato, “Pecco” resta fuori dai primi due, e partirà domani dalla 14esima casella. Davanti a lui c’è Enea Bastianini, anche lui alle prese con una Ducati che saltella tipo motocross. Delude anche Franco Morbidelli con la Yamaha, che scatterà 15esimo. Alla Q2 ci passano le Honda di Takaaki Nakagami e Pol Espargaro. Il Q2 è super tirato come il Q1: Espargaro non fa una piega e stampa un 38″1 d’attacco, che non riesce neppure ad un Vinales comunque convincente. Jack Miller cade in curva 1, sintomo di un momento non felicissimo per la Ducati ufficiale. Il secondo run è quello decisivo, e non mancano le sorprese. Jorge Martin si conferma specialista del giro secco, ed a 3 minuti dalla conclusione si mette in pole provvisoria. Anche Luca Marini si trova bene e prenota un posto in prima fila. Quartararo è della partita, ma lungo il suo percorso incrocia Miller che procede troppo lento, rovinando il giro buono del francese. “Jackass” è a rischio penalità. Fabio prova a rilanciarsi ma la gomma dietro è calata. Non fa meglio del sesto tempo. Sembra fatta per Martin, quando Espargaro saluta la bandiera a scacchi battendo il madrileno di oltre un decimo. È la prima pole della casa di Noale dal 2000, quando Jeremy McWilliams fece volare la RS 500 bicilindrica al Mugello. Pol Espargaro non vuol essere da meno del fratello, e porta la Honda in seconda fila, insieme ad un Maverick Vinales in crescita. Settima e ottava posizione per le Suzuki, con Alex Rins meglio di Joan Mir. Johann Zarco e Nakagami chiudono la top ten. Appuntamento a domani alle 20 italiane.