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MotoGP Jerez: giornata di test tra sviluppo e defezioni

La MotoGP non ha lasciato Jerez dopo il GP, fermandosi il giorno dopo per una giornata di test. Per colmare l’assenza di prove in questo inverno “pandemico”, l’IRTA ha organizzato questa sessione, dove i team hanno portato avanti il lavoro di sviluppo e messa a punto. È stato però un turno strano, dove alcuni piloti hanno lamentato problemi fisici e girato poco, o peggio, non hanno girato affatto. I tempi sono poco indicativi, ma vale la pena di raccontare ciò che è accaduto, soprattutto per via delle novità tecniche che si sono viste. Ecco il resoconto completo della sessione.


Trionfo di Miller e della Ducati a Jerez


MotoGP: cosa è successo nei test di Jerez?

Vi diciamo subito che il più veloce di questa giornata è stato Maverick Vinales. Il pilota catalano ha proseguito da solo il lavoro di setting per la Yamaha ufficiale, in quanto Fabio Quartararo ha deciso di non girare. Il numero 12 ha percorso ben 101 giri, con il miglior tempo di 1’36″879. Sulla sua M1 è ricomparso il parafango allungato che abbiamo visto in Qatar, impiegato per una prova comparativa con il componente standard. Dopo Vinales, hanno seguito in classifica Alex Rins e Joan Mir. Il duo Suzuki ha provato ancora il motore in configurazione 2022. Con il quarto tempo, Takaaki Nakagami è stato il più veloce dei piloti Honda, ma Pol Espargaro si è piazzato sesto. Il catalano è caduto nel corso di un run, senza conseguenze. Sia lui che Marc Marquez (16esimo nella lista dei tempi) hanno provato una carena nuova, con le alette che richiamano quelle delle Yamaha. Anche “Taka” ha provato la nuova “veste”, a cui ha aggiunto un nuovo telaio.

Il migliore dei piloti Ducati è stato Johann Zarco, quinto di giornata. Gli ufficiali Jack Miller e Pecco Bagnaia hanno concluso in fondo alla classifica, ma non c’è da preoccuparsi. Il duo della Rossa, primo e secondo nel GP di domenica, hanno preferito proseguire il lavoro di messa a punto, con pochi giri e tanto dialogo con gli ingegneri. Bella risposta dalla KTM, che con Miguel Oliveira ha fatto un piccolo passo in avanti. Progressi anche per Valentino Rossi, 12esimo ma con un gap ridotto rispetto alla concorrenza. Il “Dottore” ha fatto cambiare la distribuzione dei pesi sulla sua M1, con riscontri positivi. Buona indicazione anche da parte dei rookie. Luca Marini ha chiuso il test ottavo, Enea Bastianini 13esimo. Nono tempo per Franco Morbidelli, il quale ha provato il nuovo forcellone in carbonio scartato da Rossi.

Il test delle defezioni

Uno dei temi del test MotoGP di Jerez è stato il mezzo forfait generale da parte dei piloti. Molti di loro hanno percorso pochissimi giri per problemi fisici, mentre alcuni non hanno girato proprio. Tralasciando Marc Marquez, che fin dall’inizio aveva detto che non avrebbe esagerato con il lavoro, sorprende un po’ vedere molti altri patire con il corpo. Aleix Espargaro ha lamentato segni di sindrome compartimentale durante il GP, e nei test ha limitato la sua presenza. Il portacolori Aprilia è anche caduto, scivolando sull’olio lasciato da Vinales. Pochi giri anche per Alex Rins, il quale ha lamentato un dolore alla spalla. Ma il vero caso è quello di Fabio Quartararo, che non è sceso in pista. Il francese, devastato da un grave problema di arm pump, ha deciso di tornare in patria per farsi visitare. È notizia di poco fa che “El Diablo” si farà operare, in modo da poter tornare al top nel prossimo appuntamento a Le Mans.


Fabio Quartararo e il GP di Jerez: un sogno che diventa un incubo


Immagine in evidenza di Yamaha Racing, per gentile concessione