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MotoGP: le insidie del Motorland Aragon

La MotoGP si è presa una settimana di pausa, e adesso è pronta per reimmergersi nel weekend del Motorland Aragon. Il circuito alle porte di Alcaniz, assieme a Misano, concludono simbolicamente l’estate del motomondiale, prima del rush finale che sarà decisivo per l’assegnazione dei titoli mondiali. I piloti non devono aspettarsi una passeggiata di salute: come dimostrano i dati di Brembo e MegaRide, freni e gomme qui dovranno lavorare sodo per aiutare moto e pilota ad ottenere il risultato. Facciamo una breve considerazione tecnica.

MotoGP: cosa dicono i dati sul Motorland Aragon?

Con dieci curve a sinistra e sette a destra, i 5 Km del Motorland Aragon si percorrono in senso antiorario. In questo tratto d’Europa che ricorda il sud ovest degli Stati Uniti, dove Sergio Leone girava i suoi filma spaghetti-western negli anni 60, le gomme se la passano…male. I dati di Mega Ride ci dicono che l’escursione termica nelle curve 1 e 16, le più impegnative, sono di 50 e 25 gradi rispettivamente. E con una differenza così grossa, significa che la sezione frontale dello pneumatico avrà vita piuttosto dura. Non sono trattate meglio le spalle, che per i primi 2 Km del giro avranno il loro bel da fare. Con frequentissimi cambi di direzione, spesso in contropendenza, le spalle soffrono, soprattutto sul lato sinistro. Non a caso, la Michelin porterà al posteriore gomme asimmetriche, con la spalla sinistra più dura. L’altro ostacolo è rappresentato dall’asfalto, abrasivo e per di più spesso sporco di sabbia. MegaRide prevede un Gran Premio di “gestione”, in cui il pilota che conserverà meglio le coperture avrà più chance. Per quanto concerne le mescole, la morbida e la media saranno le più gettonate. La media sarà da considerare per la qualifica, essendo che da più stabilità sul giro singolo. Non è da escludere una combinazione di doppia morbida per la gara, a patto che le temperature rimangano basse.


GP Aragon: Michelin presenta le sue opzioni


Il fattore freni

Dai dati MegaRide passiamo a quelli Brembo, che illustrano quanto sia dura la vita dei freni qui ad Aragon. Il circuito è classificato a livello 4 su 5, uno dei più alti del motomondiale. Le frenate più impegnative sono quella di curva 16, 1 e 12, con la prima che risulta la più grande di tutte. Lì si arriva dal rettilineo più lungo (oltre 1 Km), frenando da 339 a 138 Km/h in 282, con un tempo di staccata di 2.24 secondi. La pressione sull’impianto è di 13,8 bar, la forza che imprime il pilota è di 6,4 Kg. La presenza di ben sette curve con velocità inferiori ai 100 km/h fa si che i dischi in carbonio e le pinze non abbiano tempo per raffreddarsi: occorre quindi scegliere la combinazione migliore tra la miriade di soluzioni disponibili. Certo che è dura la vita di un impianto frenante della MotoGP! Davvero usurante…


Il GP di Aragón di MotoGP si avvicina: gli orari tv