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MotoGP per altri cinque anni anche per Yamaha

Il 2026 della MotoGP vedrà in azione anche la Yamaha. Dopo Ducati, KTM e Honda, anche la casa di Iwata rinnova per cinque anni il contratto con la Dorna, garantendo ulteriore stabilità alla top class. La casa dei tre diapason arriva nel 2021 in quello che sarà il suo 60esimo anno nel motomondiale, che ha fruttato ben 17 titoli mondiali solo nella classe regina. L’ultimo risale al 2015, con Jorge Lorenzo.


Honda, altri cinque anni in MotoGP


Yamaha Motor Co. Ltd. è felice di annunciare di aver firmato un contratto con il detentore dei diritti commerciali e promotore Dorna Sports S.L per proseguire la partecipazione al Campionato del Mondo MotoGP per altri cinque anni“, si legge nel comunicato ufficiale di Yamaha Racing. “Cogliamo questo momento per esprimere la nostra gratitudine al CEO Dorna Carmelo Ezpeleta nonchè al management ed allo staff della MotoGP per il loro duro lavoro e la loro instancabile motivazione che contribuiscono a fare della MotoGP l’apice del motociclismo sportivo“.

Yamaha resta in MotoGP fino al 2026, ma chi saranno i satelliti?

Ora che le case ufficiali sono a posto, è il momento di parlare dei team. Oltre alla Dorna, anche l’IRTA si è mossa in questo senso, rinnovando fino al 2026 scuderie come LCR e Gresini. Nel caso di Yamaha, la casa costruttrice si vuole impegnare con almeno un team indipendente, che sia Petronas o altro. Con la squadra di Razlan Razali il contratto triennale è in scadenza a fine 2021. E dopo? Via libera al VR46?


Anche la LCR rinnova con la MotoGP fino al 2026


L’ipotesi Rossi

È vero che abbiamo un accordo triennale con il team Petronas, che scade alla fine di quest’anno“, ha detto Lin Jarvis nel corso della presentazione del team factory di ieri. “E come avete visto dal comunicato stampa della scorsa settimana con IRTA e Dorna, i team indipendenti hanno firmato per altri cinque anni. Quindi, quest’anno sarà un periodo di rinegoziazione con i team satellite in generale e credo che non sia solo la Yamaha ad essere nel mezzo delle trattative“.

OK, ma dopo i tre anni subentra il VR46? Jarvis non si sbilancia, ma allude. “Da quello che ho capito, hanno un’opzione che scade in un certo momento, e credo che stiano seriamente considerando di entrare“. Valentino Rossi, che del VR46 è il fondatore, ha detto che aspetterà i primi sei o sette GP prima di decidere se continuare o meno. Che le due cose siano collegate? Non lo sappiamo, ma Jarvis ribadisce la posizione di Yamaha. “Non è ancora iniziato nulla, non ci sono trattative sul tavolo al momento, ma questo inizierà ad aprile e maggio“. La verità, dunque, la conosceremo prima dell’estate.


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