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MotoGP test di Jerez: vola Vinales

Con i test di Jerez, il mondiale MotoGP si prepara per l’inizio della stagione 2020. La pista andalusa ospita il primo GP della nuova stagione, ma team e piloti non vogliono farsi cogliere impreparati. Nella giornata di oggi, il tracciato intitolato ad Angel Nieto ha organizzato due sessioni, una al mattino ed una al pomeriggio, per tutte le classi. Questa è l’ultima sessione di test, dopodiché ci saranno solo le gare.

Tutti gli orari del GP sono disponibili in questo articolo.

I test di Jerez della MotoGP

La MotoGP ha un protagonista nella classifica dei tempi, ed è Maverick Vinales. Il pilota Yamaha segna un 1’37″793, precedendo di un decimo Fabio Quartararo (che nelle FP1 di venerdì perderà 20 minuti come punizione per il test illegale) e Marc Marquez. Quarto tempo per Alex Rins, il quale precede Valentino Rossi. Il pesarese è ormai vicino all’accordo con il Team Petronas, ed è parso soddisfatto in quella che sarà una delle sue ultime uscite con la M1 ufficiale.

Molto indietro la Ducati. Andrea Dovizioso è solo 15esimo nella classifica combinata, a quasi un secondo di distacco da Vinales. Il forlivese ha rassicurato sulle condizioni della spalla infortunata, che secondo lui è a posto. Danilo Petrucci è autore di una delle tre cadute della giornata. Il ternano è atterrato pesantemente a terra, cosa che ha spinto i commissari a portarlo al centro medico. La diagnosi è una contrattura al collo: dovrebbe essere ok per la gara.

Aleix Espargaro e Alex Marquez sono autore delle altre due cadute delle due sessioni. Per il resto, è una giornata relativamente tranquilla, con una sola bandiera rossa causata da un black out elettrico.

Nota tecnica

Il test di Jerez della MotoGP sono impiegati per le prove d’assetto. Con 52 gradi di temperatura dell’asfalto, le squadre hanno potuto accumulare dati per la resa delle gomme in ottica gara, dove si prevede il gran caldo. Non sono mancati gli spunti sul fronte tecnico, riprendendo lo sviluppo interrotto dal lockdown. Ducati ha tirato fuori un nuovo scarico, con l’intento di migliorare l’erogazione del motore. Yamaha introduce un variatore d’assetto per il posteriore, una sorta di holeshot “a rovescio” già sperimentato da Ducati nel 2019. Honda, invece, continua a testare il dispositivo di partenza standard.

Il test di Jerez è servito anche per provare i nuovi protocolli anti contagio, necessari per far ripartire la MotoGP. Durante le due sessioni, meccanici e ingegneri hanno adottato microfoni e auricolari per comunicare a distanza.

Il test delle altre classi

In pista a Jerez troviamo anche la Moto2 e la Moto3, nonché la MotoE.

Per la classe intermedia il miglior crono lo firma Jorge Martin. Il pilota spagnolo stampa il tempo nel primato nel pomeriggio, dopo che Thomas Luthi aveva comandato la classifica al mattino. Lo svizzero del team Intact GP rimane secondo, a 76 millesimi da Martin. Ottimo terzo tempo per Marco Bezzecchi, a poco più di un decimo. Il pilota VR46 non arriva al 100% della forma fisica, a causa di un infortunio ad una caviglia occorsogli in un allenamento al Ranch. Comunque, precede il compagno di team Luca Marini.

Gli altri italiani vedono il sesto tempo di Enea Bastianini, il 12esimo di Fabio Di Giannantonio, ed il 14esimo di Nicolò Bulega. Molto più indietro Stefano Manzi (15esimo), Lorenzo Baldassarri (16esimo), Simone Corsi (25esimo) e Lorenzo Dalla Porta (27esimo).

Nella Moto3 John McPhee conquista il vertice con il tempo del mattino. Il pilota del team Petronas precede il duo spagnolo di Raul Fernandez e Jaume Masia, con il primo autore del miglior tempo nel pomeriggio. Seguono una fila di piloti italiani: Romano Fenati, Niccolò Antonelli, Dennis Foggia, Tony Arbolino, Riccardo Rossi, Andrea Migno e Celestino Vietti. In mezzo a loro Tastuki Suzuki, quarto con il team Sic 58, Filip Salac, quinto, e Gabriel Rodrigo, ottavo.

In pista anche la MotoE, che inizia la sua stagione a Jerez. Tra le moto elettriche il più veloce è Dominique Aegerter, all’esordio nella categoria. Lo svizzero precede Eric Granado ed il nostro Matteo Ferrari, chiamato a difendere il titolo conquistato nel 2019.