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NASCAR 2020, Martinsville: Truex re della notte

La stagione 2020 della NASCAR approda al Martinsville Speedway, uno dei suoi tracciati più antichi e prestigiosi. Il piatto ed insidiosissimo mezzo miglio della Virginia vede una novità assoluta: la sua prima gara interamente in notturna. Con l’installazione delle luci artificiali nel 2018, la categoria delle stock car già correva di sera, ma solo nei giri finali. Con la corsa di ieri, invece, si è partiti per la prima volta sotto i riflettori.

La seconda novità in una giornata già storica è nel pacchetto tecnico: oltre agli spoiler a basso carico, configurazione standard per gli short track, si aggiunge una mescola di gomme più morbida portata dalla Goodyear. Con un nastro d’asfalto secolare Martinsville rappresenta una sfida tosta per l’usura degli penumatici.

In questo nuovo scenario la spunta Martin Truex Jr, alla sua prima vittoria stagionale.

NASCAR 2020 Martinsville: la cronaca

Ryan Blaney parte dalla pole, ma cede subito il comando ad Aric Almirola. Il pilota Stewart Haas non sarà però protagonista a lungo. Infatti, la Stage 1 è appannaggio di Joey Logano, che nell’ultimo ciclo di soste monta quattro gomme nuove, passando da terzo a primo nel restart del giro 122. Il campione 2018 tiene a bada un Clint Bowyer sempre ottimo sugli short track. Jimmie Johnson finisce terzo in una serata è sempre stato tra i più veloci.

Bubba Wallace si ritaglia un posto da protagonista, grazie all’ultima caution in cui cambia solo due gomme. Grazie a tattiche aggressive ed una guida impeccabile, l’alfiere del Richard Petty Motorsport chiude la gara all’undicesimo posto.

La Stage 2 vede molti protagonisti non rientrare subito ai box, cosa che gli sfavorisce al restart. Grazie al cambio gomme, Johnson risale la classifica ed ottiene il primo successo “di manche” della stagione, davanti a Ryan Blaney.

Al giro 142 Truex viene penalizzato per aver attraversato illegamente la linea della corsia box. Costretto a ripartire dal fondo, il pilota 40enne passa tutta la Stage 2 a rimontare, districandosi tra avversari e doppiaggi continui.

La Stage 3 è un acceso confronto tra i tre piloti Penske. Al restart di tappa, Blaney sorpassa Johnson, e prende il comando al giro 273. Joey Logano lo insegue e gli ruba il posto al giro 285. I due compagni di team danno vita ad un bel duello, che vede prevalere il numero 12 al giro 325. Brad Keselowski si unisce alla festa, approfittando di una Caution per salire in testa al giro 365.

Al giro 400, ritorna la bandiera gialla per il testacoda di Quinn Houff. La neutralizzazione permette a Truex di ricucire lo strappo rimasto dai leader, grazie anche ad un’ottima sosta da parte del suo tem. Al resto ci pensa Martin, abile a sorpassare Keselowski a 150 tornate dal termine, per poi staccare il resto del gruppo. Ryan Blaney risale al secondo posto, ma paga un distacco di oltre due secondi dal leader al traguardo.

Keselowski e Logano finiscono terzo e quarto rispettivamente. Chase Elliott, Alex Bowman, Matt DiBenedetto, William Byron, Kurt Busch e Johnson completano la top ten.

Da segnalare la disavventura di Austin Dillon. Finito a muro al giro 4, il nipote di Richard Childress subisce la rottura di un pannello interno, che inonda l’abitacolo di calore e di fumi di scarico. Il carico per il pilota è troppo, a tal punto che, durante la caution del giro 400, viene estratto dai commissari e portato in ospedale per accertamenti.

Austin è stato dimesso subito dopo.

Box Score

Gara: https://www.jayski.com/wp-content/uploads/sites/31/2020/06/11/2020-11cup-results.pdf

Campionato: https://www.jayski.com/wp-content/uploads/sites/31/2020/06/11/2020-11cup-points.pdf