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NASCAR 2020, Phoenix: Logano oltre le avversità

E pensare che gli è andato tutto storto. Una penalità ai box, un cric malfunzionante e tanto tempo perso. Ma non è bastato a fermare Joey Logano, vincitore della gara NASCAR Cup 2020 al Phoenix International Raceway. Il pilota del Team Penske ha conquistato il secondo successo stagionale in overtime, tenendo a bada un Kevin Harvick scatenato. Kyle Busch, Clint Bowyer e Kurt Busch hanno completato la top five.

Per l’iridato del 2018 si è trattata della seconda vittoria stagionale, frutto di velocità e strategia. Dopo il giro 130, momento della penalità, Logano era scivolato in 28esima posizione! Grazie ad una rimonta furibonda, ed alcune scelte felici come per esempio non pittare durante la caution a 30 tornate dalla conclusione, Joey ha risalito la china. All’ultimo restart ha scelto la linea interna per difendersi da Harvick, cosa che gli ha permesso di conquistare la vittoria.

Proprio Harvick è stato un protagonista mancato della domenica. Con i suoi 8 successi il portacolori dello Stewart Haas Racing è il più vincente nel miglio dell’Arizona. Tuttavia, una serie di tattiche non proprio eccellenti e lo stato di forma di Logano gli hanno impedito di ripetersi.

Come Logano, anche Brad Keselowski ha avuto un pomeriggio movimentato. Finito a muro al giro 65, il 36enne originario del Michigan è stato autore di una rimonta formidabile gli ha consentito di lottare per la vittoria. Tuttavia, come per Harvick, anche Keselowski ha pagato una strategia non ottimale: un cambio gomme di troppo gli ha fatto perdere posizioni. Al traguardo è giunto undicesimo.

Altri protagonisti mancati sono stati Chase Elliott e Tyler Reddick. Il primo ha dominato come Harvick (82 i giri in testa), ma una sosta imprevista nel secondo stage per un cerchio allentato lo ha fatto finire doppiato. Dopo aver impiegato mezza gara per tornare a pieni giri, è risalito fino alla settima posizione finale. Reddick, dal canto suo, è stato a lungo in zona top five prima che una forature non lo spedisse a muro. Comunque rimane notevole la sua performance, se si nota che è alla sua sesta gara in carriera.

La domenica di Phoenix ha visto moltissime caution (12), molto superiori alle gare precedenti. Molti gli incidenti, soprattutto legati alle forature, sempre in agguato su questa pista. Tra le vittime anche nomi illustri come Ryan Blaney e Denny Hamlin. I due sono stati protagonisti nella carambola in cui è finito anche Keselowski, senza però riuscire a venirne fuori. Anche Martin Truex jr è fuori gara, complice un contatto con Aric Almirola ad un restart.

La gara di Phoenix è stata la prima della stagione NASCAR 2020 su uno short track. In questa occasione ha fatto il suo esordio il nuovo pacchetto aerodinamico. Caratterizzato dall’ausilio di spoiler molto piccoli che generano poco carico, il pacchetto nasce dall’esigenza di rendere più spettacolari le gare su questo tipo di tracciati. Il risultato è stato notevole: a Phoenix abbiamo visto tonnellate di sorpassi, restart mozzafiato e venti cambi di leader. Il pacchetto sarà utilizzato su tutti i tracciati da un miglio in giù, quindi prepariamoci a gare da urlo su piste leggendarie come Bristol e Martinsville!

Classifiche: https://racerdigital.files.wordpress.com/2020/03/12004_unoffres.pdf