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NASCAR, Ally 400: Elliott primo nella maratona di Nashville

I fan della NASCAR ricorderanno la Ally 400 per un bel po’ di anni. Una gara lunghissima, al Nashville Superspeedway, interrotta più e più volte da pioggia e fulmini. Al termine di una giornata infinita, la spunta Chase Elliott, bravo a tenere a bada a Kurt Busch nell’ultimo restart. Per l’iridato 2020, leader della Regular Season, è la seconda vittoria stagionale. Il polesitter Denny Hamlin chiude in sesta posizione, dietro a Ryan Blaney, Kyle Larson e Ross Chastain. Completano la top ten Austin Cindric, Christopher Bell, Joey Logano e Kevin Harvick. Non manca lo spettacolo a Nashville, come testimoniano i 18 cambi di leader nel corso delle 400 miglia più lunghe del mondo.


NASCAR, Ally 400: Larson le suona a tutti


NASCAR, Ally 400: cosa succede a Nashville?

Fa un caldo pazzesco alla Music City: 37 gradi! Ma il cielo è così minaccioso che la direzione gara anticipa la partenza alle 17.10 locali, per guadagnare tempo rispetto alla pioggia. La Stage 1 inizia regolarmente, con Denny Hamlin e Martin Truex Jr che si giocano la vittoria parziale. Dopo una cinquantina di tornate avviene la prima interruzione, di circa un’ora, per l’insorgere dei fulmini. La Stage è vinta da Truex. Si ripropone il duello nella Stage 2, con Truex che battaglia con Hamlin e con un arcigno Ryan Blaney. Ma al giro 127, ritornano i fulmini, e con essi arriva anche la pioggia. L’interruzione durerà più di due ore. Alla ripartenza, è calata la notte a Nashville: Truex concede il bis di Stage, ma non è facile per lui domare un Hamlin scatenato. Segnaliamo la grande rimonta di Kyle Busch, che dall’ultima posizione di partenza si porta subito nei primi dieci.

Finale thrilling

Ryan Blaney esce dalla contesa per la vittoria al giro 205, causa un testacoda. La sua Ford è quasi intatta e può proseguire, ma non sembra avere più il passo per conquistare la vittoria. Elliott emerge alla distanza, anche se in questa fase è Kyle Busch a comandare. Tuttavia, il muretto del due volte campione commette un errore strategico. L’ultima caution è del giro 291, quando Josh Bilicki rompe il motore. Mancando pochi giri alla conclusione, la logica suggerisce di restare in pista e mantenere la posizione. Ma Kyle viene fatto rientrare. Risultato: al restart, con sole quattro tornate a disposizione su un circuito da 1.3 miglia, riparte undicesimo. A questo punto, la vittoria è un affare tra l’altro Busch, Kurt, ed Elliott. Allo scatto Chase riceve una bella spinta da Blaney, seminando la Toyota numero 45. La NASCAR tornerà la prossima settimana a Road America, nel fine settimana dell’Indipendence Day.


Classifica di gara