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NASCAR Next Gen: alla scoperta dell’ovale di Charlotte

Sono giorni febbrili per la NASCAR, impegnata ieri e oggi nei test della Next Gen Car al Charlotte Motor Speedway. Nonostante il termine della stagione 2021, c’è ancora lavoro da fare per preparare il 2022, visto il grande cambiamento a livello tecnico. Le Next Gen sono all’opera sul tracciato ovale, dopo aver girato ad ottobre sullo stradale. Le indicazioni venute dal primo turno sono interessanti: andiamo a scoprirle insieme.


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Cosa ci dicono i test della NASCAR Next Gen a Charlotte?

Il primo contatto della nuova vettura su un ovale da un miglio e mezzo non è stato troppo liscio per i piloti. Denny Hamlin ha avuto un testacoda nel suo primo run, ed il neo incoronato campione Kyle Larson lo ha seguito. Peggio è andata ad Austin Dillon, il quale ha danneggiato la sua Chevrolet contro un muretto esterno della pista. Problema anche Erik Jones, che ha mandato in stallo il motore ed ha anche bucato. Tutti questi errori hanno messo in risalto un dato rilevante: le vetture nuove sono più difficili da guidare rispetto alle precedenti. “È molto diversa dalla vecchia“, ha commentato a Motorsport.com Alex Bowman. “È molto spigolosa e da un feedback difficile da interpretare. Non sai mai davvero quanto grip ti da e quando la perdi non da alcun preavviso. Direi che è molto, molto più impegnativa della vettura precedente. Quella potevi spingerla a fondo su piste come questa o Fontana, e metterla di traverso senza girarti“. Una vettura da domare più che da guidare: è un bene o un male? La NASCAR non lo vede come un male, anzi. John Probst, direttore tecnico, ha sottolineato come la federazione non vuole mettere a disposizione mezzi che siano troppo facili da guidare, non premiando a sufficienza il talento. Probst ha anche sottolineato quanto le difficoltà dei piloti dipendano dalla loro mancanza di esperienza su queste vetture così diverse, una tesi che Bowman sposa appieno. Mano a mano, con il passare dei giri, i driver troveranno la quadra della Next Gen Car.

Il nodo della velocità

Un altro tema che è emerso al test di Charlotte è la velocità. La NASCAR è partita con un pacchetto standard, con uno spoiler posteriore di 20 cm. Il risultato è che le auto sono risultate più lente anche di due secondi rispetto alle 6th Gen: non proprio quello che la federazione si auspicava. Per questa ragione, la NASCAR ha deciso di ridurre l’ampiezza dello spoiler, riducendola a 17 cm. Secondo i loro calcoli, questo dovrebbe corrispondere ad un aumento della potenza di 30 CV. La nuova configurazione sarà provata nei test di oggi, che scatteranno quando in Italia saranno le 15.

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