― Advertisement ―

spot_img

Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak...
HomeMotoriNASCAR Yellawood 500: Hamlin maestro di strategia

NASCAR Yellawood 500: Hamlin maestro di strategia

Chi va piano va sano e va lontano? Non lo sappiamo, ma quel che è certo è che così si vince a Talladega. Con una strategia conservativa, evitando di scalare la classifica ad ogni costo, Hamlin fa sua la Yellawood 500, seconda gara del Round Of 12 dei Playoff della NASCAR. Con questo successo (il settimo della stagione, il 44esimo in carriera) il 40enne della Virginia si qualifica per il turno successivo, il Round Of 8.

Come vuole la tradizione dei superspeedway, la gara è piena di incidenti, sorpassi ed arrivi in volata. Ci sono voluti tre overtime per finire la corsa, complici i vari episodi in pista. Denny viene fuori alla distanza, prendendo la scia giusta e battendo Matt DiBenedetto per appena 23 millesimi. La beffa per il pilota Wood Brothers è doppia: oltre ad aver perso la prima vittoria per un soffio, perde anche il secondo posto, per una violazione regolamentare. Oltre al danno, la beffa.

La penalità di DiBenedetto promuove Erik Jones in seconda posizione, a precedere Ty Dillon, William Byron e Chase Elliott, primo dopo Hamlin tra i piloti qualificati per i Playoff. La serie di incidenti miete diverse vittime, tra cui i candidati al titolo 2020.

La gara di Talladega si distingue, oltre per le 13 caution, anche per i 58 cambi di leader. E’ la gara più lunga della storia dell’ovale dell’Alabama (200 giri, 532 miglia), eguagliando il record precedente del 2010.

NASCAR, la cronaca della Yellawood 500

Il primo incidente avviene già al primo giro. Mentre Hamlin scatta in testa dalla pole, Christopher Bell buca una gomma e va addosso a Tyler Reddick. Si riparte al quinto passaggio, ma tempo tre giri ed ecco John Hunter Nemechek che sbatte contro Ricky Stenhouse jr. Gara finita per entrambi.

I leader ne approfittano per pittare, e ripartire al giro 13. Ma non si fa in tempo a riaccelerare che già si deve accodare alla Pace Car. Per gentile concessione di Corey LaJoie, rimasto fermo in curva 1 per un problema tecnico.

La gara vera comincia al 16esimo giro, quando Hamlin cambia corsia si scambia la testa con Joey Logano. Si rimane così fino al giro 26, quando la NASCAR espone la bandiera gialla per la Competition Caution. Nella girandola delle soste ai box, Aric Almirola è il primo a riprendere la pista.

La fine della prima sezione è un susseguirsi di tattiche e di cambi di leader, complice la spinta aerodinamica delle vetture. Il tutto viene interrotto bruscamente dal “Big One” del giro 58, che pone fine anticipatamente alla prima frazione. Almirola, Kyle Busch, Ryan Blaney e Alex Bowman sono coinvolti. Chris Buescher si districa in mezzo al caos, vincendo la Stage 1.

Stage 2

Al termine delle soste ai box, Chase Elliott prende la testa della gara. Il pilota Hendrick è autore di un buon recupero, dopo la penalità inflitta per superamento della velocità in pit lane.

Le ostilità riprendono al giro 66. Brad Keselowski comanda per la prima volta, ma deve poi accodarsi di nuovo dietro la Pace Car. Kyle Busch, con la vettura danneggiata per l’episodio precedente, riceve il colpo di grazia da una foratura improvvisa. Gara finita per il campione in carica, alle prese con un 2020 travagliato.

Hamlin è l’unico a rientrare ma supera il limite di velocità e viene penalizzato. Gli toccherà ripartire dal fondo del gruppo, ma non è necessariamente un male: questo, infatti, gli consente di evitare i guai nelle zone alte della classifica, dove la tensione è altissima.

Si riparte al giro 74, con Buescher di nuovo in testa. Il secondo Big One arriva 35 tornate dopo, ed è spettacolare. Clint Bowyer va addosso a Jimmie Johnson, che a sua volta urta Kurt Busch. La vettura numero 1 vola in aria, mentre altre rimangono coinvolte nella mischia. Cole Custer, Brendan Gaughan, Daniel Suarez, Keselowski e Kyle Busch (di nuovo) sono anch’essi coinvolti. La quantità di detriti in pista è tale da richiedere la bandiera rossa per circa 11 minuti.

Alla ripartenza del giro 114, Martin Truex Jr approfitta della spinta di Reddick per vincere la Stage 2. Logano è in lotta per la vittoria parziale, tuttavia spinge un concorrente oltre la linea gialla, e dovrà ripartire dal fondo nella prossima frazione. Hamlin, nel frattempo, se ne sta tranquillo nelle retrovie.

NASCAR Yellawood 500: finale di gara

Truex è l’unico dei leader a non fermarsi in pit lane, e comanda il gruppo al restart del giro 126. Nelle tre tornate successive la leadership cambia tre volte, con l’avvicendamento da Truex a Keselowski a Bubba Wallace, e poi di nuovo a Keselowski, al giro 137.

La bandiera gialla ritorna alla 149esima tornata, quando un detrito di Johnson finisce in mezzo alla pista. Si riparte al giro 153, con una vera e propria staffetta di leader. Logano è il primo a comandare, per poi cedere il testimone a Byron, grazie alla spinta di Preece. Poi tocca a Elliott, Wallace, Logano, Elliott, Logano ed infine a Keselowski, al giro 180. Dopodiché, si scatenal’inferno.

A sei giri dalla fine, Wallace va addosso a Preece, con entrambi che sbattono. James Davison sbatte a sua viìolta al giro 183. E’ il primo tentativo di overtime.

Dopo una veloce sosta, DiBenedetto, Keselowski, Harvick e Preece comandano il plotone, ma poco prima della bandiera bianca, avviene il terzo Big One della giornata. Kevin Harvick, Logano, Kyle Busch, Truex: tutti eliminati in un solo colpo.

Al secondo restart, la top six si compone quanto segue: Elliott, DiBenedetto, Preece, John Hunter Nemechek, Buescher, Hamlin. Ma non si arriva alla bandiera a scacchi, a causa della collisione tra Preece e Wallace. Si ritenta una terza volta, e va tutto liscio. L’ultimo rettilineo è quello decisivo, con Hamlin che passa all’interno a precedere DiBenedetto, Jones e Dillon. Il distacco tra i primi due è di 23 millesimi appena.

DiBenedetto viene poi retrocesso al 21esimo posto, per aver spinto Byron oltre la linea gialla. Anche Hamlin finisce sotto indagine per aver attraversato il confine proibito, ma la NASCAR stabilisce che la manovra non è volontaria. La vittoria è dunque confermata.

Box Score

La classifica dei Playoff della NASCAR dopo la Yellawood 500. Clicca qui per la classifica di gara.

Non perdete il notiziario sulla NASCAR, disponibile ogni martedì. Clicca qui per scoprire cosa è avvenuto la scorsa settimana.