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L’ Nba protesta contro il caso Blake: stop ai playoff

L’ ennesimo caso di violenza nei confronti di un afroamericano negli Stati Uniti scuote il mondo dello sport americano. Con una decisione senza precedenti, la gara 5 dei playoff NBA tra i Milwaukee Buckus e gli Orlando Magic non si è disputata per la decisione dei padroni di casa di non scendere in campo come segno di proteste per l’uccisione di un uomo colore, Justin Blake, ad opera della polizia.

Gli ospiti, invece, si sono regolarmente presentati sul parquet salvo poi arrendersi all’evidenza e rientrare negli spogliatoi. L’ Nba ha così disposto l’annullamento delle altre due partite in programma nella notte, Houston Rockets- Oklaoma Thunder e Los Angeles Lakers- Portland Trail Blazers.

SI FERMANO ANCHE CALCIO E BASEBALL

La protesta ha coinvolto anche altri sport. Dopo il basket professionistico maschile e femminile, è stata la volta di calcio e baseball. Sono.state cosi posticipate tre partite della Major League di Baseball e cinque sfide della Major League Soccer.

LA RABBIA DI LEBRON JAMES

Anche la stella dei Los Angeles Lakers, Lebron James, ha espresso tutta la sua rabbia attraverso un twitt: “Chiediamo un cambiamento, siamo stanchi, Fuck this man!!!, destinato al presidente Donald Trump

IL VICEPRESIDENTE: “QUANDO È TROPPO È TROPPO”

Il vice presidente dei Los Angeles Lakers, Alex Lasry, appoggia il gesto dei suoi giocatori: “Alcuni valori sono più grandi del basket. La posizione asdunta oggi dai giocatori dimosyra che siamo stufi. Quando è troppo è troppo. Il cambiamento deve avvenire. Sono incredibilmente orgoglioso dei miei ragazzi e siamo al 100% con i nostri giocatori pronti ad assisterli e a portare avanti un nuovo cambiamento”.

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BIDEN E OBAMA APPOGGIANO LA PROTESTA

Non poteva mancare l’appoggio della politica. Jon Biden, candidato democratico alla Presidenza Usa, elogia i giocatori di Milwaukee Bucks per non essere scesi in campo: “Questo non è il momento di restare in silenzio. I giocatori hanno dato la loro risposta alzandosi in piedi, facendo sentire la propria voce e usando il loro ruolo a fin di bene“. Anche l’ex presidente Usa, Barack Obama, ha mantenuto la stessa posizione: “Lodo i giocatori di Bucks per aver preso posizione per ciò in cui credono. Ci vorranno tutte le nostre istituzioni per lottare per i nostri valori”.