Novak Djokovic ha perso la sua ultima offerta per evitare la deportazione dall’Australia domenica, ponendo fine a una sensazionale battaglia di 11 giorni sul suo stato di vaccinazione contro il Covid-19 e infrangendo il suo sogno di un 21esimo Grande Slam record. Novak Djokovic è stato quindi espulso dall’Australia. In poche parole secche, il giudice capo della Corte federale australiana, James Allsop, domenica ha rinunciato al tentativo della superstar del tennis non vaccinato di ripristinare il visto annullato.
Novak Djokovic espulso
“Gli ordini del tribunale sono che la domanda modificata sia respinta con le spese”, ha detto Allsop annunciando la decisione unanime, alla vigilia delle prime partite degli Australian Open. Il 34enne campione in carica e prima testa di serie avrebbe dovuto giocare la sera del primo giorno. Se avesse mantenuto il titolo sarebbe diventato il primo tennista maschile della storia a vincere 21 Grandi Slam. Invece, la superstar del tennis apertamente vaccinata contro il Covid è ora destinata a essere tenuta in detenzione in attesa di un rapido volo fuori dall’Australia. Tre giudici della Corte Federale avevano ascoltato una mezza giornata di esuberanti avanti e indietro legali sul presunto rischio di Djokovic per l’ordine pubblico in Australia. In una dichiarazione dopo il verdetto, Djokovic si è detto “deluso dalla sentenza“, ma ha chiarito che la “rispetterà”.
La reazione del tennista
“Vorrei fare una breve dichiarazione per affrontare i risultati dell’udienza di oggi in tribunale. Ora mi prenderò del tempo per riposarmi e riprendermi, prima di fare ulteriori commenti oltre a questo. Sono estremamente deluso dalla sentenza di rigetto della mia domanda di revisione giudiziaria della decisione di annullare il mio visto, il che significa che non posso rimanere in Australia e partecipare agli Australian Open. Rispetto la sentenza della Corte e collaborerò con le autorità competenti in relazione alla mia partenza dal Paese. Sono a disagio che l’attenzione delle ultime settimane sia stata su di me e spero che ora possiamo concentrarci tutti sul gioco e sul torneo che amo. Vorrei augurare ai giocatori, ai funzionari del torneo, allo staff, ai volontari e ai tifosi tutto il il migliore per il torneo. Infine, vorrei ringraziare la mia famiglia, i miei amici, la mia squadra, i tifosi, i tifosi ei miei compagni serbi per il vostro continuo supporto. Siete stati tutti una grande fonte di forza per me”.