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Ormai (quasi) più americana che francese, Alpine F1 si sente a casa a Austin

Il Gran Premio delle Americhe di F1 – e tutte le tappe americane (Las Vegas, Miami) – sarà quasi come una gara di casa per Alpine, visti i grandi investitori provenienti dal continente in questione (compreso il Canada, con Ryan Reynolds). Soprattutto dopo l’annuncio di questa settimana, che ha visto l’investimento di diversi atleti, alcuni dei quali provenienti dal Paese dello zio Sam. In effetti, il crescente interesse per la Formula 1 da parte di questa parte del mondo è destinato a diventare ancora più marcato nei prossimi anni, con l’arrivo di Andretti, Cadillac e Ford (tramite Red Bull).

Alpine F1: verso l’ignoto, in America


Ad Austin è prevista la presenza di numerose star americane dello sport e del cinema nello stand del team Alpine F1. Si tratta di una spinta significativa, soprattutto perché la scuderia di Enstone è andata meglio dopo il Gran Premio del Qatar. Resta da vedere se il tracciato di Austin sarà adatto alla vettura francese.

Da parte loro, Esteban Ocon e Pierre Gasly non si sbilanciano a poche ore dall’inizio del weekend.

Esteban Ocon: “È sempre emozionante correre in America, soprattutto negli ultimi anni. Il nostro sport si è sviluppato molto in questa parte del mondo e lo si percepisce ogni volta che ci si torna. Austin mi piace molto come città e il COTA è una bella pista con una buona atmosfera e un buon ritmo. Può essere una pista difficile, ma spesso produce grandi gare. Non vedo l’ora di guidare in Texas e di iniziare il nostro weekend”.

Pierre Gasly: “Ho trascorso una giornata a Enstone al simulatore per prepararmi alle prossime gare, oltre ad aver svolto un po’ di allenamento fisico per rimanere vigile e pronto per Austin, Città del Messico e Brasile. Prima di tutto, Austin. È una buona pista, impegnativa nel suo senso. e il mio obiettivo è quello di segnare punti per la squadra nei due giorni, visto che si tratta di un altro weekend di gare Sprint”.