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Padel: lo sport che diverte

Si è chiusa da poco anche la seconda tappa del World Padel Tour, la prestigiosa manifestazione del gioco che sta spopolando nel nostro Paese: il padel. Come abbiamo già avuto modo di scrivere una disciplina in espansione in Italia che ha destato curiosità e ha aumentato vertiginosamente i propri iscritti. Tra le altre cose, le dinamiche di gioco e l’allenamento, hanno fatto si che anche durante i periodi di chiusura dovuti alla pandemia, in alcune modalità, si è consentito ad atleti agonisti di poter giocare nei centri, in preparazione dei tornei che sono ormai a pieno regime.

Il padel ha un indotto importante: dai maestri sui campi, al personale di segreteria, ai P.R. che attivano chat whatsapp e si adoperano per organizzare partite e coinvolgere il maggior numero di giocatrici e giocatori possibile, fino ai realizzatori di strutture e fornitori di materiale tecnico. Nuove professioni che trovano spazio in diverse modalità senza dimenticare il divertimento. Roma e il Lazio sono la città e la regione con il maggior numero di campi da gioco, un fenomeno che andrebbe sicuramente studiato. Ci sono zone in cui i centri sportivi convertono impianti già esistenti o nascono addirittura nuove strutture.

In uno di questi centri, alla periferia di Roma, abbiamo incontrato Fabrizio Mancini che attraverso SpazioPadel è fornitore di materiale da gioco come pale, borsoni, palline, grip, overgrip e rivenditore autorizzato Starvie, un brand di elevata qualità e molto richiesto da giocatori di buon livello. Per meglio distribuire i suoi prodotti ha pensato di organizzare degli “Speed Date” sportivi. Eventi in cui è possibile provare diversi tipi di “pale” e scegliere quella che si conforma maggiormente al proprio stile di gioco, alle diverse caratteristiche di ciascun padelista. Una nuova forma di propaganda commerciale abbinata al “gaming” noto per gli incontri veloci, in questo caso tra giocatore e pala.

A Fabrizio abbiamo posto alcune domande per capire meglio il fenomeno padel e le sue caratteristiche.

Si può affermare senza ombra di dubbio che il Padel stia vivendo la sua stagione di maggior crescita. Secondo alcuni dati in particolare il Lazio e Roma sarebbero di gran lunga al comando in Italia per numero di campi e strutture. Come si spiega questo fenomeno?

Sicuramente la facilità di apprendimento e il divertimento. In pratica dal livello iniziale dei principianti a quello intermedio di chi ha nelle gambe qualche partita o lezione in più, possiamo dire che si tratta di una sorta di partita a racchettoni in cui si può sfruttare l’aiuto del vetro laterale e quello di fondo che rimandano la pallina indietro nel campo rallentandone la corsa e permettendo più facili recuperi. E soprattutto la marcia in più è il movimento femminile, un numero sempre maggiore di donne si sta avvicinando al padel“.

Uno sport per tutti, che si può giocare anche con una “pala” prestata o in affitto. In realtà quanto è importante poter giocare con una racchetta specifica alle proprie caratteristiche?

Ogni pala ha un suo specifico significato in base al livello di gioco. Per i livelli iniziali le diverse racchette non hanno grande differenza, l’importante è che sia un attrezzo rivolto ai principianti. Col crescere delle capacità diventa importante capire le proprie esigenze ed essere consigliati da esperti del settore. Si rischierebbe altrimenti di incorrere in investimenti sbagliati o dover far fronte all’insorgere di problemi fisici che sono sempre dietro l’angolo“.

Molti calciatori giocano a Padel, sono diventati soci di circoli o ne hanno aperti di proprietà. Esiste una specifica correlazione tra i due sport?

Apparentemente no, ma sicuramente la componente divertimento è elemento comune. Non è da escludere però l’aspetto economico. Oggi il padel si rivela un ottimo investimento che offre un elevato ritorno economico“.

Giochiamo ad ipotizzare il futuro. Quanto margine di crescita ci può ancora essere, quali dovrebbero essere le strategie e quando potremo vedere il Padel giocato alle Olimpiadi?

Se prendiamo come esempio la Spagna dove il padel, dopo il calcio, è il secondo sport più praticato nel paese, direi che le prospettive di crescita sono ancora enormi.
Per quanto riguarda invece le Olimpiadi tutto dipende dalle grandi aziende e dalle multinazionali. Diciamo che è prevalentemente una questione economica, poi di tempo e di quanto voglia si ha di investire nello sviluppo del padel. A brand come Head o Babolat ora si stanno affiancando anche Wilson e Adidas son elementi da tener presente anche per capire a livello internazionale come si orientano gli interessi. Una cosa è certa: al momento gli stipendi dei top player nel padel sono ancora abbastanza bassi rispetto ad altri sport
“.

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