Antonio Conte vince la Panchina d’oro 2020/21. Il tecnico salentino è stato premiato per aver riportato lo scudetto all’Inter dopo undici anni di attesa. Con 20 punti ha preceduto di una sola lunghezza Stefano Pioli e Giampiero Gasperini con 8 preferenze.
PANCHINA D’ORO 2020/21: COSA HA DETTO ANTONIO CONTE?
L’ ex tecnico nerazzurro, ora al Tottenham, ha commentato cosi il riconoscimento ricevuto, il sesto della sua carriera: “Sono felice perché si tratta di un premio datomi dai colleghi tecnici. Desidero condividere questo riconoscimento con lo staff e con i giocatori con cui ho condiviso il percorso della scorsa stagione all’Inter”.
I COMPLIMENTI DI GRAVINA E ALBERTINI
Il Presidente della Figc, Gabriele Gravina, si è congratulato con Antonio Conte: “Congratulazioni ad Antonio Conte e a tutti i vincitori. Si tratta di un riconoscimento prestigioso che si rinnova nel solco della nostra grande tradizione. In un calcio in continua evoluzione, auspico che questi grandi allenatori sia da sprone e da esempio per le nuove generazioni, soprattutto nel campo dell’affermazione e dell’aggiornamento costante”.
Gli ha fatto eco, il Presidente del settore tecnico, Demetrio Albertini: “Antonio Conte ha meritato questo premio perché è riuscito in poco tempo a trasferire ai giocatori la sua mentalità e la sua filosofia: ha avuto la grande soddisfazione di ritrovare sul campo le proprie idee”.
ALESSIO DIONISI VINCE LA PANCHINE D’ARGENTO
Alessio Dionisi si è aggiudicato la Panchina d’argento in qualità di miglior allenatore della Serie B nella scorsa stagione quando ha condotto l’Empoli alla promozione in massima serie. Queste le parole dell’attuale tecnico del Sassuolo: “Non dico che sia inaspettata, ma comunque è una bella sorpresa. Anche perché si tratta di un grande attestato di fiducia da parte dei miei colleghi: mi fa immensamente piacere, perché credo che conti molto di più se ad esprimere il giudizio siano gli stessi addetti ai lavori. E il mio ringraziamento va ovviamente anche allo staff e ai giocatori: senza di loro, il lavoro di un allenatore non si potrà mai realizzare”.