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HomeCalcioPaolo Maldini: la lotta per vincere il Covid-19

Paolo Maldini: la lotta per vincere il Covid-19

Giorni difficili per Paolo e Daniel Maldini, il terribile virus è entrato nelle loro vite, e da quel giorno la lotta per riuscire a guarire da questo mostro si è fatta più dura.

Quando dalla Cina sono arrivate le notizie dei primi contagi nessuno poteva prevedere che si sarebbe poi propagata con estrema velocità in tutta Europa, ma sopratutto che avrebbe messo in ginocchio la Nazione Italiana.

Ora però il peggio sembra passato e per questo il Dirigente Rossonero Paolo Maldini ha rilasciato delle dichiarazioni al Corriere della Sera.

Ha registrato anche un video su Instagram per ringraziare i tifosi e tutte le persone che gli hanno augurato una pronta guarigione.

Le Dichiarazioni di Paolo Maldini al Corriere

Paolo Maldini dice che il Coronavirus è una brutta bestia ed è arrivato in un periodo che nessuno poteva sapere e nemmeno immaginare, e dice di stare abbastanza bene.

Maldini continua:”Il peggio è passato”. E ancora; “Ho ancora un po’ di tosse secca, ho perso gusto e olfatto, speriamo tornino.

“È stata come un’influenza un po’ più brutta. Ma non è una normale influenza”.

“Io conosco il mio corpo. Un atleta conosce se stesso. I dolori sono particolarmente forti. E poi senti come una stretta al petto… È un virus nuovo. Il fisico combatte contro un nemico che non conosce”.

Paolo Maldini racconta come ha scoperto di avere contratto il coronavirus

“Ho avvertito i primi sintomi giovedì 5 marzo, sentivo dolori alle articolazioni e ai muscoli. La febbre non è mai salita più di 38 e mezzo.

Il giorno dopo, venerdì, sarei dovuto andare a Milanello, e sono rimasto a casa.

Ho saltato anche Milan-Genoa. Mi sono curato solo con la tachipirina. Non ho preso antivirali perché non ho mai avuto difficoltà respiratorie”.

La lontananza dai giocatori ha evitato contagi nella squadra: “Non vedevo i calciatori da 14 giorni.

Nessuno di loro è positivo. Noi al Milan siamo molto attenti alla salute, abbiamo molte risorse.

Sono venuti i medici della Asl, con guanti e mascherine.

Era martedì scorso. Dopo due giorni è arrivato il verdetto: positivo.

Sapevo già di avere il virus. Un mio amico ha avuto problemi respiratori, è ricoverato all’ospedale di Legnano, non dorme, ha gli incubi… A me è andata meglio.

Paolo racconta del figlio Daniel anche lui affetto da coronavirus

Anche Daniel ha dolori e febbre. Ma è talmente giovane.

Mi pare che in famiglia sia quello che l’abbia presa in forma più leggera. Mia moglie e Christian hanno fatto il tampone e sono negativi. Ma siamo convinti che pure loro abbiano preso il virus, e ne siano già usciti”.

Paolo Maldini dice che il campionato doveva chiudersi subito

“Il calcio doveva fermarsi prima.

Già giocare a porte chiuse è una violenza, per i tifosi e per i calciatori. Giocare a porte aperte Liverpool-Atletico, con 4mila tifosi madrileni sugli spalti, quando già si sapeva che Madrid era un focolaio, è stata una follia.

Quando si è giocata Atalanta-Valencia l’allarme non era ancora scattato, ma ora sappiamo che quella serata è una delle cause del focolaio di Bergamo”.

Paolo Maldini sulla conclusione del campionato

Infine sul campionato e il calendario che dovrà essere stilato: “Un finale di campionato ci deve essere, e ci sarà.

Ma quando non possiamo dirlo ora. Non dobbiamo avere fretta. Non ci si rimette in due giorni da questo virus.

Tutti i calciatori devono avere il tempo di riprendersi e allenarsi”.

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