Il mondiale Superbike potrebbe regalare nel 2022 il più grande colpo di mercato degli ultimi anni. Varie fonti hanno confermato che il Team Pedercini sta trattando con Tom Sykes per un possibile accordo. Il pilota inglese, campione del mondo 2013, è rimasto a piedi dopo che la BMW gli ha preferito Scott Redding. La scuderia mantovana ha contattato il numero 66 in occasione dell’ultima prova mondiale in Indondesia, e la cosa si sta facendo seria. Fondata da Donato Pedercini, la squadra ora è gestita dal figlio Lucio, ex pilota con trascorsi in SBK (con un titolo all’attivo nel CIV) e nel mondiale 500.
Sykes è vicino alla firma con Pedercini?
La trattativa è cominciata a Mandalika, nel corso dell’ultimo round della stagione. All’inizio si trattavano di colloqui informali, ma poi le due parti hanno iniziato a trattare seriamente. Sykes vuole rimanere nel mondiale, e dimostrare all’ambiente di essere ancora un top rider. Pedercini, a sua volta, vuole fare quel salto di qualità che è mancato finora, dimostrando di poter arrivare a risultati impensabili per una struttura privata. Insomma, ci sono buone probabilità che si raggiunga un accordo da entrambi i lati. Ma c’è un nono importante da sciogliere: il budget. Lo stipendio di Tom viaggia su cifre importanti, come è normale per un ex campione del mondo. Tuttavia, il britannico è anche disposto a rinunciare a certi ingaggi pur di rimanere nel giro. Il problema è nella fornitura tecnica: Pedercini, se vuole davvero elevarsi e giustificare l’ingaggio di un super pilota, deve rimettere mano alla squadra, procurarsi una moto più evoluta ed assumere tecnici top. Uno sponsor di peso aiuterebbe molto in casi come questi, ma nessuna delle due parti ha in dote un finanziatore “buono”. Insomma, appare una strada in salita. In ogni caso, le due parti stanno ancora parlando, e se son rose, fioriranno. In alternativa, Sykes ha diverse offerte per correre nel BSB, il campionato nazionale numero 1 al mondo. Di certo non resterà a piedi…
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