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Pedro Acosta: l’australiano che viene dalla Spagna

Dopo i primi 3 GP Moto3, Aki Ajo si frega le mani, perché sa di avere fatto un colpaccio con Pedro Acosta. Il pilota di Murcia, 17 anni da compiere il prossimo 25 maggio, ha stupito tutti per talento e precocità. Al suo debutto assoluto nel mondiale, il teenager spagnolo conta già due vittorie ed un podio, un ruolino di marcia impressionante per un rookie. Il ragazzo, senza dubbio, ha qualcosa di speciale. In un’intervista a Motorsport.com, il team manager finlandese parla proprio delle doti straordinarie di Acosta, vedendo in lui qualcosa di…australiano. Vediamo di cosa si tratta.


Tutti pazzi per Pedro Acosta in Moto3


Pedro Acosta: cos’ha di australiano secondo Aki Ajo?

Il riferimento di Ajo è allo stile di guida di Acosta, che secondo lui ricalca quello della vecchia guardia. “E’ sempre molto difficile paragonare i piloti“, ha esordito Ajo. “Ci sono molti piloti di talento in questo campionato e quasi tutti hanno il loro stile ed il loro modo di fare le cose. Quello che mi piace di Pedro è che ha uno stile ‘old school’, che forse mi ricorda un po’ i piloti australiani, come Jack Miller o Remy Gardner. Questo non è più normale per le nuove generazioni. Ma se lo usi bene, può essere un punto di forza molto importante“.

Lo stile di Acosta è atipico anche nell’impostazione del corpo sulla moto. Se guardiamo bene le immagini, notiamo che il numero 37 ha una posizione poco raccolta rispetto ai suoi giovani colleghi, con gomiti larghi e sporgenti. Uno stile che ricorda molto quello di campioni della scuola anglosassone, da John Hopkins a Ben Spies, a Scott Redding. Sembra provenire dalla Superbike degli anni 80!

Niente testa fra le nuvole

Oltre alla guida, Ajo ha anche parlato del carattere di Pedro Acosta. Il giovane spagnolo è leader del mondiale, nonostante abbia solo tre gare alle sue spalle. Per il manager è fondamentale che non si monti la testa, e che mantenga il contatto con la realtà. “Non è facile per un giovane quando tutti iniziano a parlare di te“, ha detto. “Ma questo è un test e fa parte del processo di apprendimento. Non mi aspetto che sia sempre tutto perfetto, anche perché è dagli errori e dai momenti difficili che spesso impariamo“. Ajo confida che il suo carattere solare lo aiuterà ad affrontare i guai. “Non credo che si arrabbierà facilmente“, ha proseguito. “E’ un ragazzo molto allegro, con un buon atteggiamento. Dopo la sua prima vittoria e dopo quella della settimana successiva non guardava Instagram o le notizie. Ha anche cambiato la SIM del suo telefono. Penso che si sia dimostrato preparato per questa maggior attenzione“.