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Pérez Bernabeu: lo stadio del Real Madrid è mozzafiato

Florentino Pérez garantisce il futuro del Real Madrid e del Bernabeu non tutti possono dire lo stesso. Attraverso la costruzione di uno stadio al limite della spesa senza innovare nelle decisioni finali, porta a non attrarre i visitatori nel campo. Ormai non è solo la gara ad essere imprescindibile, ma l’atmosfera intorno all’evento che deve essere indimenticabile. Il Bernabeu fa da sfondo al Real Madrid che sta riscostruendo la sua rosa adattandola già ad un futuro che li dovrà vedere vittoriosi, ma solo se la squadra maturerà una motivazione tenace.


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Pérez Bernabeu: uno stadio all’avanguardia

Per settimane e persino mesi i sostenitori del cambiamento nel Bernabeu furono derisi. Alcuni hanno persino sognato la presentazione del tetto a scomparsa come se fosse un nuovo formidabile acquisto del Real Madrid e hanno confuso il tutto. E la rivincita è arrivata ora che la famosa scala degli stipendi del personale dell’ente di Madrid o il sarcastico tetto a scomparsa del Bernabéu stanno dando ragione a chi li ha sponsorizzati e li ha elevati alla categoria del sogno e che diventa realtà come diceva Florentino Pérez. Il tetto fa spazio al campo e al prato, il quale scompare come la copertura. Quello che era iniziato con il ridicolo ha lasciato il posto all’ammirazione per essere diventata la garanzia del futuro del Real Madrid. L’impressionante trasformazione dello stadio consentirà alla squadra di Madrid di continuare a competere, lottando alla pari con quei club che non si preoccupano di cosa potrebbe accadere perché hanno molti soldi e le spese non sembrano oggetto di materia, cosa che succede anche al Real Madrid e che gli impedisce di ricorrere a strane manovre nei diversi mercati.

Bernabeu: le novità

Il Bernabéu (pagato con due crediti oltre alla gestione quotidiana e approvato dall’Assemblea), oltre a segnare un prima e un dopo nel calcio Spagnolo, farà parte dell’eredità di Florentino Pérez al Real Madrid ma il contratto che sta per essere firmato sarà l’aggancio necessario per poter avere una squadra competitiva, ma sempre misurando ogni passo. Tutto questo, più la digitalizzazione dell’entità e della comunità che si creerà intorno al Bernabéu, garantiscono un obiettivo solido futuro. Lo diciamo perché tutti si aspettano, a cominciare da giornalisti e tifosi, di vedere Mbappé e Haaland al Bernabéu e oggi sembra più che complicata una spesa del genere e il tutto deve mantenere in equilibrio, non promuovendo situazioni come quella vissuta per il Barcellona. La tenacia c’è per poter affrontare le due operazioni, ma la fase dubbia in campo prevale e per quanto sembri duro dirlo, sarebbe la cosa più logica aspettare almeno un anno.  Le situazioni limite non sono di gradimento per i responsabili e 100 milioni di stipendio tra i due giocatori significheranno sudori freddi per alcuni che correrebbero alla richiesta di aumenti dello stipendio.

La crescita della squadra

Questa settimana è stato reso pubblico un bilancio delle squadre di calcio in termini di trasferimenti e vendite di giocatori dell’ultimo decennio, in cui il Real Madrid occupa la 25 posizione , con un saldo negativo di 179 milioni di euro, molto lontano dai 1.075 del Manchester United, la 984 del City, la 941 del PSG e la 650 del Barcellona e che dimostrano che non tutti giocano secondo le stesse regole. Il Real Madrid continuerà a fare il suo percorso, dando equilibrio e significato a tutto ciò che fa, come ha fatto bene durante la pandemia. L’obiettivo è ingaggiare giovani e sfruttare alcune delle opportunità offerte dal mercato e di certo non sarà Lewandowski. Niente romperà la la realizzazione delle decisioni, come è successo nell’ultimo decennio.

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