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Petit Le Mans: Mazda regalo d’addio

La stagione 2021 della IMSA Weathertech Series si conclude con la Petit Le Mans, la classica di 10 ore che si corre sul mitico tracciato di Road Atlanta. L’edizione di quest’anno è carica di significati, perché chiude varie epoche e assegna i titoli delle varie categorie. Mazda vince quella che è la sua ultima gara in carriera, prima di dismettere quasi completamente il proprio reparto corse. L’ex pilota di F1 Felipe Nasr vince il suo primo titolo al di fuori dell’Europa, nella classe DPi. Corvette Racing chiude la stagione delle GTLM battendo la Porsche, la quale si consola con la coppa della GTD.

Cosa succede alla Petit Le Mans?

La gara comincia male per la Mazda di Jonathan Bomarito, Oliver Jarvis e Harry Thincknell: un problema tecnico gli fa perdere ben tre giri. La loro condanna sembra già scritta, eppure il trio ci da del gran gas, ritrovandosi a lottare per la prima posizione con Nasr, Pipo Derani e Mike Conway nelle fasi conclusive. A poco più di sette minuti dal termine, Bomarito infila all’interno Nasr, mossa che si rivela decisiva per il risultato finale. La Mazda precede la Cadillac della Action Express per dieci secondi. La scuderia di Gary Nelson (ex capo della R&D della NASCAR) è impegnata anche nella lotta per il campionato, contro la Acura del Wayne Taylor Racing. Ricky Taylor, Filipe Albuquerque e Alexander Rossi provano a conquistare il titolo per la formazione dell’ex pilota Wayne Taylor. L’episodio decisivo è all’ultimo giro, quando Ricky tenta un attacco alla disperata contro Nasr alla curva 10. Le due vetture vanno a contatto, con la Acura che va fuori pista e la Caddy che taglia il traguardo davanti alla vettura rivale. Il distacco che vale il titolo è di appena quattro decimi! Jimmie Johnson ritorna all’endurance con la seconda vettura Action Express, concludendo in quarta posizione con Simon Pagenaud e Kamui Kobayashi. Da segnalare l’assenza di Kevin Magnussen, fermato da un malore. Il team di Chip Ganassi lo sostituisce con Earl Bamber, che conclude quinto con Renger Van Der Zande e Scott Dixon. Juan Pablo Montoya è sesto con la Acura di Meyer Shank, assieme a Dane Cameron ed Helio Castroneves. Con il secondo posto di classe, Ben Keating e Mikkel Jensen si aggiudicano il titolo della LMP2. Per il texano è una sorta di rivincita, dopo aver perso la classe GTE AM del WEC in Bahrain.


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Corvette vs Porsche in GT

La classe GTLM vive un paradosso. Corvette Racing conquista il titolo nella sua gara peggiore, con nessuna delle C8R giunte al traguardo. Tommy Milner e Nick Tandy si schiantano contro la Mazda vincitrice a 15 minuti dal traguardo, e si devono ritirare. Anche Antonio Garcia e Jordan Taylor vanno incontro allo stesso destino. Un grottesco incidente multiplo, che coinvolge ben otto auto, ostruisce il passaggio alla curva 10. Taylor non fa in tempo a frenare e tampona un GTD. Il secondogenito di Wayne Taylor sfila incolume, ma la Vette è da buttare. La Porsche arriva in forze a Road Atlanta, con il WeatherTech Racing che schiera ben due vetture. La vettura di Cooper MacNeil, che in questa endurance è accompagnato da Matt Campbell e Mathieu Jaminet, è in lizza per il titolo, e lotta per la prima posizione con la vettura gemella di Frederic Makowiecki/Kevin Estre/Michael Christensen. Dopo frequenti scambi di leadership, la 911 numero 79 trionfa, ma non basta per scavalcare Garcia e Taylor. Il duo conquista l’ultimo titolo della storia della classe…da ritirati! Il podio è completato dalla BMW M8 di John Edwards/Jesse Krohn/Augusto Farfus, alla sua ultima gara della carriera. La Porsche si consola con il titolo nella classe GTD, per gentile concessione della Pfaff Motorsport. Robichon/Vanthoor/Kern portano la 911 GT3 R al secondo posto, sufficiente per chiudere la partita. Decisivo è il passo falso della Lamborghini del Paul Miller Racing, che perde terreno causa la collisione con una LMP3. Sellers/Snow/Lewis scattavano dalla pole position, ma commettono un errore fatale. La vittoria di classe va all’Aston Martin della Heart of Racing di Gunn/De Angelis/James.