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Peugeot svela i dettagli della sua Hypercar

Peugeot affila le armi per tornare a Le Mans, nella nuova classe Hypercar. La casa di Velizy ha annunciato quest’anno il suo grande rientro alla 24 ore più famosa del mondo, abbracciando la nuova categoria che nel 2022 prenderà il posto della LMP1.

In queste ore, la casa del Leone ha svelato l’apparato propulsivo del suo nuovo bolide. Il motore è un V6 biturbo, accoppiato con un sistema ibrido. L’impianto è realizzato in collaborazione con la Total, che quest’anno celebra 25 anni di partenariato con Peugeot.

I primi test della Hypercar inizieranno a metà del 2021. L’obiettivo è di presentarsi al via dell’edizione 2022, dove la casa francese conta tre vittorie e mille battaglie con rivali del calibro di Audi e Porsche.

Com’è fatto il propulsore della Peugeot Hypercar?

Andiamo a vedere nel dettaglio cosa ci sarà sotto il cofano della Peugeot Hypercar, sviluppata in collaborazione con la Total. Il progetto tiene conto dei vincoli regolamentari della FIA, la quale ha provato a creare una formula che incentivi il progresso tecnico, senza rinunciare al livellamento delle prestazioni.

L’unità termica è un sei cilindri a V, 2.6 litri, con doppio turbo. Il motore è montato, logicamente, in posizione centrale: una scelta obbligata per avere una macchina vincente. Il motore termico, da solo, eroga 680 CV, su un massimo di 700 consentiti.

Per quanto concerne la parte ibrida, essa si compone di due elementi. Il gruppo moto-generatore è installato anteriormente, ed è collegato alle ruote davanti. Di fatto la Peugeot Hypercar è una quattro ruote motrici, anche se non in tutte le condizioni.

Il pacco batteria, da 900 V, è composto da celle ad alte densità, ad altre prestazioni. Il pacco, collocato in un comparto in carbonio ubicato sotto il serbatoio, è progettato dalla Saft, azienda di proprietà della Total. Il progetto si avvale dell’esperienza del team DS impegnato in Formula E.

La potenza del sistema ibrido è di 270 CV, il massimo consentito dal regolamento. Il sistema può funzionare solo oltre i 120 Km/h, sebbene sia incoraggiato il passaggio in pit lane in modalità puramente elettrica. Un’insieme di sensori obbligatori monitorano costantemente il flusso di energia, in modo che sia conforme ai dettami FIA.

La trasmissione è a sette rapporti, con comando elettroidraulico. Il gruppo moto-generatore invece è collegato ad una trasmissione a rapporto singolo, con un inverter di ultima generazione. Per controllare il freno motore “amplificato” del motore elettrico, la vettura sarà dotata del Brake By Wire, molto simile a quello adottato in F1.

Per quanto concerne l’aerodinamica, Peugeot ha stretto un’alleanza con la Ligier Automotive per lo sviluppo di tale parte. Ancora non è svelato invece chi si occuperà della gestione in pista, dopo che il vecchio partner Rebellion ha deciso di chiudere il proprio reparto corse.

Il motore termico andrà al banco prova entro la metà del 2021. I primi test sono previsti entro la fine dello stesso anno, con l’obiettivo di prepararsi al meglio per giugno 2022. Gli equipaggi saranno annunciati a tempo debito.

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