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Piloti russi in F1: Regno Unito in controtendenza

La FIA ha graziato i piloti russi, i quali potranno correre in F1 evitando bandiere e vessilli nazionali. Ma non tutto fila liscio, perché il Regno Unito ha deciso di agire diversamente. Con un comunicato ufficiale, la Motorsport UK ha annunciato che non consentirà ai driver russi e bielorussi di competere in terra britannica. Tra questi eventi c’è anche il GP di Silverstone, che potrebbe essere off limits per Nikita Mazepin e Robert Schwartzman. La federazione guidata da David Richards ha espresso solidarietà alla popolazione dell’Ucraina, che da una settimana è sotto attacco dalle forze militari di Mosca.


Mazepin F1: il pilota può continuare a correre


Niente piloti russi nel Regno Unito: la F1 si adegua?

Il Comitato Olimpico Internazionale ha raccomandato a tutte le federazioni sportive di non ammettere atleti russi e bielorussi nelle competizioni da esse sanzionate. In ambito del motorsport, la federazione automobilistica ucraina aveva chiesto di sospendere tutti i driver con licenze di questi due paesi. Tuttavia la FIA, in un Consiglio Mondiale straordinario che si è tenuto ieri, aveva deciso di non arrivare a tanto. Così facendo, ha disatteso alla richiesta della FAU e del CIO. Motorsport UK ha invece optato di acconsentire a queste richieste, sospendendo a tempo indeterminato le licenze rilasciate dalla federazione russa e bielorussa. Tutti i piloti di queste nazioni non potranno gareggiare in terra d’Albione, e nemmeno i team hanno il permesso di correre. Non sarà consentito nemmeno di esporre le bandiere sulle tute e sulle carrozzerie. Motorsport UK collabora con la FIA per l’organizzazione del GP di Silverstone, previsto per il 3 luglio prossimo.

Anche la Finlandia banna i russi

Il Regno Unito non è il solo paese ad aver sbattuto fuori i piloti russi, F1 e non. Anche la Finlandia, attraverso la sua AKK, ha preso un provvedimento simile. Con una nota ufficiale, la federazione finnica ha annunciato che i possessori di licenze russe e bielorusse non saranno più i benvenuti nelle competizioni nazionali, e non potranno esibire vessilli e bandiere. La AKK collabora con la FIA per l’organizzazione dell’ex 1000 Laghi, prova storica del mondiale rally. Nel WRC competono diversi piloti russi, come Nikoay Gryazin, attualmente impegnato nella classe WRC2. E adesso, che farà la FIA?