Lunedì 29 Novembre 2021 l’Associazione Codacons ha chiesto la retrocessione della Juventus per colpa dell’inchiesta in corso sulle plusvalenze. Col termine “plusvalenza” si intende un incremento di valore o una differenza positiva fra due valori dello stesso bene (giocatore) riferiti a momenti diversi. La Codacons inoltre ha chiesto la revoca dei titoli vinti se verrà riconosciuta la colpevolezza della squadra Torinese.
Inchiesta plusvalenze: trema la Serie A
Plusvalenze Codacons: cosa ha detto l’Associazione?
“Se le accuse saranno confermate, il club ‘bianconero’ dovrà essere retrocesso e gli ultimi titoli dovranno essere revocati. La competizione legale tra club della Serie A italiana è stata falsificata” ha riferito il Codacons in una nota. Poi l’associazione continua dicendo: “Come forma di tutela contro i tifosi ingannati, la Codacons presenta un ricorso all’Antitrust (l’organo che garantisce la concorrenza in Italia) e alla Procura”. Ma come funzionano e dove si applicano le plusvalenze all’interno di una squadra di calcio? ve lo sveliamo in modo semplice e chiaro. Esistono principalmente tre tipi di operazione che possono generare una plusvalenza:
- cessione di un singolo giocatore (incassando più di quanto lo si era pagato)
- scambio tra due giocatori valutati diversamente dai due club
- scambio tra due giocatori “a specchio” (valutati la stessa cifra dai club che se li scambiano)
Quest’ultimo tipo di operazione, specialmente quando le valutazioni date ai giocatori in questione sembrano sovrastimate (con i due club che si aiutano a vicenda a fare una plusvalenza), è quella finita sotto la lente della Procura.
Plusvalenze Codacons: la Juventus è nel mirino
La sede della Juventus è stata perquisita venerdì 26 Novembre su ordine della Procura della città di Torino, che sta indagando sul cda del club per l’acquisto di calciatori e altre operazioni poco chiare degli ultimi tre anni. Gli agenti della Guardia di Finanza sono entrati nella sede della Juventus con l’ordine di raccogliere la documentazione relativa ai conti per il periodo 2019-2021 e hanno raccolto informazioni sulla cessione dei calciatori e sulla formazione dei bilanci. Sono oltre 280 milioni le plusvalenze legate alla compravendita di calciatori ritenuti poco chiari. Tra gli indagati c’è la dirigenza della Juventus: dal Presidente Andrea Agnelli, al Vicepresidente Pavel Nedved, all’Ex direttore sportivo Fabio Paratici ora al Tottenham.
La Juve si difende
La Juventus società quotata alla Borsa di Milano si è detta in una nota disponibile a collaborare con gli inquirenti e ha difeso le sue posizioni dicendo di aver agito nel rispetto delle norme vigenti. “Le accuse sono molto gravi e sollevano dubbi sugli ultimi campionati di calcio anche perché come sappiamo negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio dominio bianconero”, ha detto invece il Presidente del Codacons Marco Donzelli. “Se la Juventus aveva illegalmente beneficiato di club rivali con le operazioni di questo tipo, gli ultimi campionati sarebbero irregolari e quindi la Federazione dovrà intervenire e punire i responsabili. Il club, al di là delle persone, non può sfuggire al castigo” ha aggiunto.
La crisi Juventina
Da due anni la Juventus è entrata in un profondo processo di involuzione e l’inizio della stagione sportiva è stato molto negativo. La squadra è ottava in classifica ed è più vicina alla retrocessione che al comando. L’anno scorso ha ceduto il titolo di campione all’Italia dopo nove titoli consecutivi ed è stata eliminata agli ottavi di Champions League nelle ultime due stagioni, contro Lione e Porto. Il calcio “spettacolo” di Sarri ha portato alla vittoria dell’ultimo scudetto ma lo spogliatoio “inallenabile” era già contro di lui. Il Maestro “allievo” Pirlo ha cercato di dare una nuova impronta alla squadra che però non lo ascoltava ed è arrivata quarta e rischiando di non entrare in Champions. Infine la cura Allegri sta facendo molti danni visto che il “non gioco” non porta nemmeno più a chiudere gli spazi e a subire il pressing avversario.
Plusvalenze Codacons: un fatto già noto nel Calcio
Nel 2008 furono indagate con l’accusa di plusvalenze false Milan, Inter e Genoa, poi prosciolte proprio perché non fu dimostrato che le valutazioni fossero gonfiate. In passato l’unico caso accertato e punito di plusvalenze fittizie tra Serie A e Serie B, che coinvolse Chievo, Verona, e Cesena nel 2018, divenne concreto grazie a prove che resero inequivocabili le intenzioni dei dirigenti implicati. La plusvalenza è qualcosa di radicato nel Mondo del Calcio ma parlare della Juventus porta molta più visibilità rispetto alle altre squadre che potrebbero avere fatto lo stesso tipo di trattativa, e questo è qualcosa di ormai assodato. La squadra di Torino muove dibattiti, talk show e innalza la polemica come nessun’altra riesce a fare.
Il Calcio è “malato”
Nelle indagini in corso basate sull’inchiesta denominata “Prisma” in questi giorni però non è indagata solo la Juventus come si potrebbe credere ma anche il Genoa, l’Inter, il Napoli, l’Atalanta, la Sampdoria ma non solo. Queste operazioni riguarderebbero il Genoa che ha chiuso affari per 123 milioni con i bianconeri e 78 milioni con l’Inter e la stessa Inter. Coinvolto anche il Napoli in particolare per l’aumento dei cartellini di alcuni giovani e di Karnezis nell’operazione per acquistare Osimhen dal Lille. Quindi parlare di “caso Juve” non solo è fuori luogo ma anche ipocrita visto che in tutte le squadre di Calcio si punta alla plusvalenza che non è altro che il guadagno che una società trae dalla cessione di un calciatore. Piuttosto bisognerebbe cercare di non gonfiare le cifre di un calciatore sopravalutandolo se si vuole essere davvero “puliti”.
Plusvalenza Codacons: cosa rischia la Juventus
Per chi già sta cavalcando l’onda del giustizialismo evocando la Serie B per la “nemica” sporca e cattiva Juventus rimarrà deluso. Al massimo si dice che subirà una pesante multa dopo il patteggiamento. È questo secondo La Stampa, l’esito più probabile dell’inchiesta della Giustizia Federale sui conti e sulle plusvalenze della Juventus, che ovviamente procede in parallelo rispetto al lavoro della Giustizia Ordinaria. Il quotidiano torinese fa riferimento ai due unici precedenti di sanzioni in materia: i tre punti di penalizzazione inflitti al Chievo nel 2018 e i novanta mila euro di multa nei confronti di Inter e Milan del 2008. Quindi come sempre l’opinione pubblica paladina dell’onesta punta il dito verso il “nemico” di turno accusandolo di imbrogliare sullo stesso sbaglio commesso anche da loro ma che nascondono bene. E il gioco delle tre carte continua senza sosta.
Plusvalenze squadre Italiane
- MILAN: plusvalenze ultimi 10 anni: 156.41 mln
- LAZIO: plusvalenze ultimi 10 anni: 174.65 mln (considerando anche il bilancio 2020/2021)
- ATALANTA: plusvalenze ultimi 10 anni: 260.76 mln
- INTER: plusvalenze ultimi 10 anni: 317,34 mln
- NAPOLI: plusvalenze ultimi 10 anni: 436,54 mln
- ROMA: plusvalenze ultimi 10 anni: 506,53 mln (considerando anche il bilancio 2020/2021)
- JUVENTUS: plusvalenze ultimi 10 anni: 672,51 mln (considerando anche il bilancio 2020/2021)
Plusvalenze squadre Top Europee
- MANCHESTER UNITED: plusvalenze ultimi 10 anni: 122,80 mln (considerando anche il bilancio 2020/21)
- MANCHESTER CITY: plusvalenze ultimi 10 anni: 239.33 mln
- BAYERN MONACO: plusvalenze ultimi 10 anni: 246.60 mln
- PSG: plusvalenze ultimi 10 anni: 305.69 mln
- REAL MADRID: plusvalenze ultimi 10 anni: 513.64 mln (considerando anche il bilancio 2020/21)
- BARCELLONA: plusvalenze ultimi 10 anni: 522.42 mln
- JUVENTUS: plusvalenze ultimi 10 anni: 672.51 mln (considerando anche il bilancio 2020/21)
- CHELSEA: plusvalenze ultimi 10 anni: 689.06 mln
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