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Porsche F1: la trattativa è definitivamente conclusa

Era tutto pronto per il Matrimonio, è invece clamorosamente divorzio è stato. Tra Red Bull e Porsche in F1 il sodalizio è durato il giro di qualche mese, giusto il tempo di sondare il terreno per una possibile fornitura di power unit a partire dal 2026 e l’acquisizione del 50 percento del team di Milton Keynes da parte della casa di Stoccarda. Un progetto che è naufragato per vari motivi: la paura della Red Bull di perdere la propria autonomia e il valore del comparto powertrain recentemente costruito nella fabbrica di Milton Keynes.


Red Bull Porsche: l’accordo può attendere


Cosa ha detto Horner?

Inoltre nel paddock della Red Bull si sussurra come Honda stia cercando di tornare in pianta stabile in Formula 1 come fornitore ufficiale di power unit (ora solo formalmente targate Red Bull Powertrains). Chris Horner ha commentato il fallimento del matrimonio dopo le prime prove libere del Gran Premio di Monza: “Abbiamo discusso con Porsche e abbiamo ritenuto che non fosse adatto alla nostra destinazione e al nostro percorso. Non c’è stato alcun input da parte di Porsche, quindi non cambia nulla per noi. La Red Bull ha scelto di essere un costruttore di motori più di 18 mesi fa e in questo periodo abbiamo reclutato alcuni dei migliori talenti della F1. Ora abbiamo oltre 300 persone in Red Bull Powertrains e abbiamo costruito una fabbrica in 55 settimane, producendo il primo motore Red Bull”.

Porsche F1: il comunicato dei Tedeschi

E così nel venerdì di Monza è arrivato il comunicato ufficiale dell’azienda Tedesca, che ha sancito la conclusione negativa delle trattative con Red Bull: “Le premesse sono sempre state quelle di un accordo basato su una condizione di parità, che non includeva solamente una partnership motoristica, ma anche il team. E quest’ultimo obiettivo non può essere raggiunto. Con la finalizzazione del cambiamento regolamentare 2026, la Formula 1 resta senza dubbio uno scenario attraente per Porsche, e dunque continueremo a monitorarla”. Da segnalare infine altre indiscrezioni emerse nei giorni scorsi, con la McLaren data per pronta ad abbracciare Porsche (e sarebbe un ritorno dopo il periodo 1984-1987), anche grazie ai buoni uffici con il marchio tedesco con Andreas Seidl, già in passato legato alla casa di Stoccarda nel WEC tra il 2013 e il 2017.

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