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Porsche, obiettivo Le Mans con la LMDh

Porsche rinnova il suo impegno alla 24 ore di Le Mans, ma passa alla nuova categoria LMDh. La casa di Weissach ha annunciato il suo programma nella nuova categoria prototipi, creata dall’IMSA e che farà anche parte del mondiale Endurance FIA. Per il costruttore tedesco si tratta del ritorno ufficiale nella categoria dei prototipi, dopo la chiusura del programma 919 nel 2017.

I dettagli della nuova operazione saranno annunciati nei prossimi mesi.

Cos’è la LMDh, con ci Porsche affronterà Le Mans nel 2023?

Creata dalla federazione americana IMSA, la LMDh è un’evoluzione dell’attuale classe DPi. La base di partenza è la LMP2, i prototipi “leggeri”, a cui vengono aggiunte le personalizzazioni delle case costruttrici. Lo scopo è quello di attirare le case con una formula poco costosa ma performante, con la possibilità di essere coinvolte in parte nella progettazione e nello sviluppo del veicolo.

Il telaio, regolamento alla mano, deve essere prodotto dalle quattro fabbriche autorizzate a produrre delle LMP2: Dallara, Oreca, Multimatic e Ligier. La casa ci aggiunge i cerchi ed un body kit per “brandizzare” la vettura. Il motore è prodotto dal costruttore, e può derivare dalla serie. E’ la stessa formula della DPi, l’attuale classe regina della serie IMSA. Vi corrono la Honda (con Acura), General Motors (con Cadillac) e la Mazda.

La LMDh aggiunge uno step in più. Infatti, la nuova classe adotterà un sistema ibrido, che aggiungerà un pizzico di potenza in più al motore a pistoni. Si tratta di un sistema semplificato, prodotto da un solo fornitore, che non erogherà più di 67 CV. La potenza totale è di 670 CV.

Il sistema ibrido sarà fornito dalla Bosch, che realizza il gruppo moto-generatore, e dalla Williams, che realizza la batteria. Il costo complessivo della vettura (senza il motore termico) è di circa un milione di Euro, di cui 300 mila solo per l’ibrido. Un costo irrisorio, per un veicolo progettato appositamente per correre.

I dettagli della Porsche LMDh

Sulla LMDh che la Porsche vuole sviluppare non si sa ancora molto, ma circolano voci interessanti a riguardo. Per il telaio, il regolamento impone di acquistare uno tra i quattro modelli LMP2 disponibili. Per quanto riguarda il motore, alcune fonti riportano che a Weissach siano orientati su un V8 biturbo, derivato dall’unità attualmente montata su modelli Cayenne e Panamera (e già predisposto per l’ibrido). Il Balance of Performance permetterà a Porsche di lottare ad armi pari con le Hypercar, dove incrocerà le ruote con Toyota e Peugeot.

Ma perché sviluppare una LMDh e non una Hypercar? “La nuova categoria LMDh ci consente di lottare per le vittorie, con un sistema ibrido, alle gare classiche di Le Mans, Daytona e Sebring, senza spendere troppo“, ha spiegato Oliver Blume, CEO di Porsche. “Il progetto è estremamente interessante per Porsche. Le gare di durata fanno parte del DNA del nostro marchio“. Insomma, è una questione di rapporto qualità-prezzo, cosa che tra l’altro ha messo in difficoltà la Hypercar, i cui costi sono molto più alti.

Nella LMDh, la Porsche incontrerà la cugina Audi, la quale ha annunciato da giorni il suo ingresso nella categoria. E potrebbe incontrare anche la Bentley, la quale ha chiuso il programma GT3 e sta osservando la nuova classe con grande interesse.